Accattonaggio molesto a Pordenone, controlli potenziati con agenti in borghese
Pattuglie della polizia locale e steward urbani al mercato. Il comandante Zorzetto: in estate crescono le segnalazioni

Giro di vite contro l’accattonaggio molesto in centro a Pordenone. La polizia locale potenzia i controlli, anche con agenti in borghese, in particolare durante le giornate di mercato in città.
Il codice penale (articolo 669) punisce chi esercita l’accattonaggio con modalità vessatorie, simulando malattie o deformità o ancora ricorrendo a mezzi fraudolenti per destare la pietà altrui.
La pena, in caso di condanna, è dell’arresto da tre a sei mesi e l’ammenda da tremila a seimila euro.
Ieri il comandante della polizia locale Maurizio Zorzetto ha coordinato personalmente le sei pattuglie di vigili urbani che hanno effettuato il servizio di vigilanza in centro.
C’erano agenti in borghese (fra i quali lo stesso Zorzetto) ma anche vigili urbani in divisa. Gli agenti hanno perlustrato con attenzione l’intera area, spostandosi fra le bancarelle che costellavano vie e piazze, da viale Martelli a via Mazzini, da piazza Risorgimento a viale Cossetti, senza trascurare i corsi principali. L’attività è cominciata alle 9 del mattino e si è protratta fino alla chiusura del mercato settimanale.
Nell’ambito del medesimo servizio sono stati dislocati in punti strategici, da piazza XX Settembre a piazzetta Cavour gli steward urbani: una mezza dozzina di addetti ha presidiato il centro.
L’obiettivo, raggiunto, era prevenire la presenza di questuanti che chiedono l’elemosina in modo insistente o utilizzando raggiri. La presenza di steward e vigili ha funzionato come deterrente.
Zorzetto ha spiegato che le segnalazioni di accattonaggio molesto da parte dei residenti, durante il periodo estivo, si intensificano.
Da qui il servizio messo in atto ieri dai vigili urbani. Il comandante intende riproporre l’attività di controllo anche nelle prossime giornate di mercato.
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