A ruba il calendario di Casa Elena: San Daniele si riscopre solidale - Foto

Dal parrucchiere all’edicolante, al perfetto oste: 14 scatti con i giovani disabili nei panni dei grandi. Li accoglie l’infermiera Flavia Buttazzoni con un gruppo di educatori che li guida anche al lavoro
San Daniele 25 Novembre 2013 riproduzione calendario TeleFoto Copyright Petrussi Foto Press / Bressanutti
San Daniele 25 Novembre 2013 riproduzione calendario TeleFoto Copyright Petrussi Foto Press / Bressanutti

SAN DANIELE. C’è chi si è cimentato nei panni del parrucchiere. Chi in quelli dell’edicolante. Chi, ancora, ha vestito il grembiule del perfetto oste.

Così, giocando con abiti professionali che già calzano quotidianamente nell’ambito di tirocini formativi, i ragazzi disabili di Casa Elena hanno posato per l’obiettivo divenendo i protagonisti di un calendario solidale che sta conquistando la città. 14 pagine anziché le tradizionali 12 – le due in più sono state inserite per accontentare i numerosi aspiranti “modelli” –, il calendario è in vendita in tutti i negozi che hanno partecipato all’iniziativa, oltre che al Samaritan e naturalmente a Casa Elena. Costo base: 5 euro. Ma le offerte al rialzo sono bene accette visto che il fine dell’iniziativa è sostenere l’attività della struttura messa a disposizione della comunità, ormai due anni or sono, dall’infermiera sandanielese Flavia Buttazzoni per insegnare ai ragazzi disabili, come la sua giovane figlia, l’autonomia abitativa.

Il progetto è condotto a quattro mani, anzi sei, tra l’Isis Manzini, la casa dove quotidianamente è attivo un gruppo di educatori che guida i ragazzi nella scoperta progressiva dell’autonomia e le famiglie. Un’autonomia che passa dalle più comuni, ma per loro affatto scontate, faccende domestiche fino ad arrivare alle prime esperienze lavorative.

È stato proprio il contatto con il mondo del lavoro, con alcuni commercianti del centro, ad aver fruttato l’idea del calendario, come racconta la signora Buttazzoni: «Parlando sono venute fuori le difficoltà economiche legate al sostegno di un progetto come il nostro – spiega – ed è qui che commercianti e aziende hanno proposto di realizzare il calendario».

L’hanno fatto prestando i loro locali e i loro volti accanto a quelli dei ragazzi, immortalati – sempre gratuitamente – dai fotografi dello Studio immagine. Nei 14 scatti si possono riconoscere i volti, tra gli altri, dell’edicolante Regina, di Marzio, qui avventore in verità titolare del bar Al Municipio, e ancora della parrucchiera Claudia e di Teresa, la proprietaria della profumeria Violarancio. Per gli ospiti di “Casa Elena” è stata una nuova, coinvolgente esperienza, lunga come detto quasi 20 giorni. Il risultato è un calendario stampato in mille copie che sta andando a ruba.

«A dimostrazione – sottolinea Buttazzoni – di come a San Daniele esista un forte tessuto sociale. L’auspicio è ora che il calendario non si riveli a lungo andare un fuoco di paglia, bensì un braciere pronto a infiammare ancora la nostra comunità a sostegno di questi ragazzi». Giovani che con un po’ d’aiuto sono pronti a spiccare il volo, a dimostrare che quello dell’autonomia, per i disabili, è un sogno a portata di mano. Un sogno che a San Daniele sta diventando realtà grazie al fertile incontro di famiglie, scuola e azienda sanitaria, protagoniste di un’esperienza tutta da esportare.

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