A Prossenicco più alberi di Natale che abitanti

Tutta la frazione è stata addobbata a festa dai volontari. E il 28 brindisi in piazza attorno al presepe
Di Barbara Cimbaro

TAIPANA. È un piccolo, bellissimo miracolo natalizio quello che la comunità di Prossenicco ha creato in vista delle festività: tutto il paese, nelle strade e nella piazza, è illuminato dalle festose luci di una cinquantina di alberi di Natale. Per la piccola frazione di Taipana, che da tempo lotta con fierezza e coraggio contro i problemi tipici della montagna, in primis quello dello spopolamento, la proporzione è di circa due alberelli per residente.

«La pro loco – spiega il presidente del sodalizio di Prossenicco, Sandro Simiz – deve ringraziare: abbiamo più alberi che abitanti e non molliamo malgrado le avversità. Pochi ma buoni». I volontari hanno portato gli alberi in paese e li hanno addobbati con un lavoro durato diverse giornate e nei momenti liberi. Importanti sono stati, come di consueto, l’impegno di Piero Carta che si occupa da anni del presepe, e «la generosità e collaborazione di tutti gli abitanti che ci hanno dato la possibilità di attaccare le luci nelle loro case». Il sostegno all’iniziativa è stato tale, da coinvolgere sia i residenti, sia chi vive fuori, addirittura all’estero e che, evidentemente, tiene ancora alla comunità d’origine.

La pro loco, assieme agli esercenti Alan Cecutti, dell’agriturismo Brez Mej, e Alba Melissa, dell’“Antica osteria al centro”, hanno organizzato anche un momento di festa per mercoledì 28, alle 17, con vino caldo e torte che saranno offerti sulla piazza dove è allestito il presepe. Anche il museo di Prossenicco, che conserva importanti testimonianze della storia locale tra cui la tipica “casa nera”, sarà aperto da Natale all’8 gennaio in orario diurno (informazioni direttamente ai due locali).

Inoltre, nell’atrio del municipio è visitabile fino al 6 gennaio il presepe allestito dai bambini delle scuole elementari di Taipana per il concorso “Natale in Villa” di villa Manin. Nella rappresentazione, i piccoli hanno inserito anche una famigliola di orsi, che assieme al tiglio, anch’esso inserito nella Natività, è identificato come taipanese per tradizione.

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