A Palazzo Coronini le teste di Messerschmidt

Si apre oggi l’esclusiva mostra dell’artista tedesco, un tesoro lasciato a Gorizia dal conte Guglielmo

Due capolavori appartenenti alla ristretta serie delle teste di carattere di Franz Xavier Messerschmidt che adesso trovano una nuova, elegante sistemazione all’interno del percorso museale di Palazzo Coronini Cronberg. Verrà inaugurato oggi pomeriggio alle 18.30 lo spazio espositivo specificamente pensato per accogliere entrambe le opere, entrate nella prestigiosa collezione goriziana grazie all’amore per l’arte e alla lungimiranza del conte Guglielmo, che le aveva acquistate negli anni Trenta.

Vissuto nella seconda metà del Settecento, lo scultore tedesco aveva realizzato una sessantina di queste “teste” , accanto alle quali ha deciso di trascorrere gli ultimi momenti della propria vita. Forse anche perché in esse, pare, siano immortalati i riflessi sul volto del dolore fisico causato dalla malattia che lo stava consumando.

Solo 38 gli esemplari di cui attualmente si conosce la collocazione: e gli unici due presenti in Italia si trovano a Gorizia. Sarà quindi un vero evento l’inaugurazione di questo angolo espositivo, al punto che la Fondazione aveva pensato a Flavio Caroli come ospite d’onore per illustrare l’importanza di Messerschimdt. Il celebre critico d’arte, che già ha dedicato allo scultore tedesco diverse pagine dei suoi studi sulla fisiognomica, purtroppo ha comunicato che non potrà essere presente causa un’indisposizione per mali di stagione. Tuttavia la risonanza dell’evento rimane notevole, grazie soprattutto all’attenzione riservata ai visitatori ipo e non vedenti che potranno “conoscere” le due teste attraverso l’esplorazione tattile delle loro riproduzioni in 3D e a grandezza naturale. Tale realizzazione coincide con la prima tappa di “Gorizia contatto”, progetto di un sistema integrato di accessibilità al patrimonio storico e culturale della città da parte di soggetti non vedenti e ipovedenti pensato dalla Sezione goriziana di Italia Nostra. (el.mo.)

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