A Maniago sbarca l’industria americana

C-Blade acquisita dal colosso Sifco. Confermato il management italiano: Giancarlo Sclabi resta amministratore delegato

MANIAGO. La C-Blade di Maniago, azienda che conta circa 160 dipendenti, è passata in mano agli americani.

L’operazione di acquisto è stata appena conclusa: il colosso Sifco Industries, multinazionale fornitrice di componentistica di precisione per l’industria aeronautica, ha siglato un accordo per l’acquisizione da Riello investimenti partners dell’impresa della città del coltello, che ha un giro d’affari di circa 25 milioni di euro ed è leader mondiale nel settore delle pale per turbine a vapore di impianti termici e nucleari e per compressori di turbine a gas, per i settori dell’energia elettrica e dell’oil&gas (il 90 per cento della produzione è destinata all’estero).

Sifco, con sede a Cleveland (Ohio), ha una storia centenaria ed è quotata alla Borsa di Wall Street, con un fatturato 2014 di circa 120 milioni di dollari. Tra i maggiori clienti del colosso americano figurano anche Rolls Royce, Safran e United tecnologies corporation.

Secondo quanto si è appreso, il passaggio del 100 per cento delle quote azionarie è avvenuto per un corrispettivo di circa 26,5 milioni di euro. Nel passaggio di proprietà è stato confermato il management italiano: l’amministratore delegato continuerà a essere Giancarlo Sclabi, che ricopre questo incarico dal 2011.

Azienda leader mondiale nella meccanica avanzata
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Il presidente, invece, è americano. C-Blade, nell’ultimo anno, ha certificato un margine operativo lordo in incremento del 22 per cento sull’anno precedente, all’interno di un triennio in costante crescita.

Un’azienda che funziona, insomma, e con un potenziale che potrà essere sfruttato per sviluppi futuri: tutti aspetti che non sono sfuggiti agli americani. «C-Blade manterrà la stessa struttura che aveva prima dell’operazione – ha commentato l’amministratore delegato Sclabi –. Sifco ci ha acquisiti perché era interessata a una realtà produttiva che potesse garantirle un rafforzamento nel settore dell’energia.

Degno di nota il fatto che il nostro sito abbia catturato l’attenzione di una multinazionale con sede in un Paese all’avanguardia dal punto di vista tecnologico».

Scabi ha messo in evidenza che «questa operazione porterà alla creazione di sinergie che si tradurranno in un incremento della produzione nello stabilimento di Maniago e in sviluppi su più fronti. Ora si tratterà di capire quali saranno gli investimenti futuri: sicuramente, questa “esperienza” ci darà stimoli nuovi».

Ancora troppo presto, invece, per dire se l’acquisizione avrà riflessi dal punto di vista occupazionale, tematica su cui non si sono sbilanciate nei mesi scorsi neanche le forze sociali, e quindi se il prospettato incremento della produzione possa determinare la necessità di un’implementazione della forza lavoro.

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