A Erto e Casso per 19 voti finisce il “regno” di Pezzin

ERTO E CASSO. Cambio della guardia nel paese di Mauro Corona, dopo 15 anni di “regno” incontrastato di Luciano Pezzin. E a perdere è stato proprio il figlio di Pezzin, chiudendo un’era che andava avanti senza soluzione di continuità dal 2001.

Con uno scarto di 19 voti, il vigile del paese Antonio Fernando Carrara è infatti diventato primo cittadino della Val Vajont. Lo sfidante e figlio del sindaco uscente, David Pezzin, è uscito sconfitto con il 46,47 per cento dei consensi.

«Per me non esisteranno maggioranza e minoranza, solo il consiglio comunale che deciderà in modo condiviso – ha commentato a caldo Carrara una volta saputo dell’esito delle votazioni –. Mi sono proposto per offrire alla comunità l'opportunità di una scelta. In paese c'è molto da fare e tutti dobbiamo dare qualcosa per il bene di Erto e Casso. Sarà anche scontato ma sarò davvero il sindaco di tutti».

Il capogruppo di opposizione si è subito congratulato con il neoeletto. «La loro lista ha utilizzato una tattica comunicativa diversa che evidentemente ha pagato – ha affermato all’uscita dal seggio dopo lo spoglio David Pezzin –. Noi usciamo comunque a testa alta. Ci batteremo per dare voce a tutte le persone che ci hanno sostenuto e che vorranno segnalarci questioni da portare all’attenzione del consiglio».

Da parte sua telefono spento per Luciano Pezzin che non ha commentato in alcun modo il risultato della chiamata alle urne. Nei giorni scorsi però uno scontro indiretto tra Carrara e Pezzin padre c'era stato e il secondo si era schermito dalla voce di essere patron occulto della lista del figlio.

«David è maggiorenne e ha scelto in totale autonomia di candidarsi, io farò il nonno a tempo pieno, comunque vada», aveva garantito l’uscente, che a breve lascerà anche l’incarico di presidente del Parco naturale delle Dolomiti friulane.

Carrara aveva solleticato Pezzin dopo l’approvazione di un progetto a pochi giorni dalle elezioni. In ogni caso i due si erano riconosciuti pubblicamente reciproca stima avendo lavorato per anni fianco a fianco in municipio.