La comunità celebra i 64 anni dalla morte di Concetta Bertoli

mereto di tomba. La comunità di Mereto di Tomba ricorda con varie iniziative a iniziare da oggi, i 64 anni dalla morte della venerabile Concetta Bertoli.

Il processo canonico per cui “La crocefissa di Mereto” è diventata venerabile è terminato con la dichiarazione che la donna ha vissutole in virtù, specie quelle della carità, in modo eroico. Il decreto è stato firmato da Giovanni Paolo il 24 aprile del 2011. Ora è necessario che le venga riconosciuto un miracolo per essere dichiarata beata. Con questa edizione termina, Padre Aurelio Blasotti termina, per motivi di salute, il servizio di vicepostulatore portato avanti dal 2005 con profonda convinzione e passione. «Io auguro a chi prenderà il mio posto – dice padre Blasotti da Gorizia – di vedere realizzato il sogno della beatificazione di Concetta, e mi auguro anche che la casa e la sua cameretta venga restaurata e aperta ai fedeli diventando così un piccolo santuario accanto alla chiesa parrocchiale di San Michele, dove è conservata la salma della venerabile». Padre Blasotti passa quindi il testimone a Padre Carlo Calloni postulatore generale che avrà la mission di nominare il vicepostulatore. Concetta Bertoli a 16 anni viene colpita da una grave malattia degenerativa, a 22 è costretta, immobile e cieca a letto. La sera dell’11 marzo 1956, dopo 31 anni di malattia 26 dei quali vissuti nella completa immobilità la venerabile muore. Oggi alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Mereto la commemorazione, mercoledì giorno dell’anniversario della morte alle 11 messa celebrata dall’arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato, alle 9.30 e 17 confessioni a cura dei frati capuccini. —

M.C.

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