I carabinieri di Udine scoprono online una lettera manoscritta del 19° secolo di proprietà della comunità ebraica di Padova

Il prezioso manoscritto è stato riconsegnato alla comunità patavina. Si tratta della corrispondenza ufficiale tra l’allora Comunità Israelitica di Gorizia e quella padovana e riguarda una manifestazione di cordoglio a seguito del decesso di un Pastore veneto

I carabinieri del nucleo tutela del patrimonio culturale di Udine hanno riconsegnato alla Comunità Ebraica di Padova un’antica lettera manoscritta datata 1930, corredata da segni di protocollo afferenti a quell’Archivio Storico e un timbro rosso in ceralacca raffigurante la “Stella di David”.

La lettera, classificabile quale vero e proprio “bene archivistico” tutelato dalla vigente normativa specifica è afferente alla corrispondenza ufficiale tra l’allora Comunità Israelitica di Gorizia e la Comunità Israelitica di Padova, riguarda una manifestazione di cordoglio a seguito del decesso del Pastore patavino e riporta in calce la firma di Jacob Morpurgo, esponente di una delle famiglie ebraiche più significative della Comunità isontino.

Già dal mese di ottobre 2023, l’azione di monitoraggio del web operata dai militari di Udine, focalizzata sulla repressione dei reati riguardanti i beni culturali archivistici, aveva permesso di individuare il manoscritto, proposto in vendita su una nota piattaforma e-commerce da una cittadina residente in provincia di Udine, luogo ove appunto il bene si trovava.

I preliminari accertamenti, svolti con l’ausilio della soprintendenza archivistica e bibliografica del Veneto e del Trentino Alto Adige, della paritetica del Friuli Venezia Giulia e dell’attuale Comunità Ebraica di Padova, avevano permesso di evincere con certezza che la lettera, regolarmente protocollata, risultava illecitamente fuoriuscita, in circostanze non note, dall’archivio storico di detta Comunità.

L’immediata condivisione della vicenda con la competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Udine ha permesso di sequestrare il bene, evitandone l’ulteriore dispersione e di destinarlo al legittimo proprietario.

Al termine dell’iter giudiziario, la responsabilità penale ipotizzata a carico dell’inserzionista friulana, una venditrice “hobbista” nonché appassionata di libri e oggetti vintage, è stata archiviata in considerazione della sua buona fede.

La Comunità Ebraica di Padova, le cui prime testimonianze si riscontrano già dalla seconda metà del XIV sec. e alla quale si deve la fondazione della prima scuola rabbinica moderna (1829), si è così riappropriata di un tassello della propria storia e del proprio archivio, di un atto formale che ci racconta la solidarietà e il legame che intercorreva con la paritetica Comunità goriziana, attualmente inglobata, quale “sezione”, nella Comunità Ebraica di Trieste.

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