Un oro e un bronzo: il bottino ai campionati italiani di tiro con l’arco per la compagnia Arcieri Udine
AI campionati italiani gran bottino della squadra femminile composta dal terzetto Turello, Braida e Parascandolo

/ rimini
Un oro e un bronzo. È questo il bottino conquistato dalla squadra femminile della Compagnia Arcieri Udine al termine dei Campionati italiani indoor di tiro con l’arco che sono tenuti a Rimini. Il team composto dalle udinesi Laura Turello, Elena Braida e Priscilla Parascandolo ha infatti vinto il titolo a squadre di arco nudo – la specialità nella quale, a differenza dell’arco olimpico, l’arciere non può affidarsi ad alcuna strumentazione – e ottenuto il terzo posto negli scontri assoluti. «Nella prima competizione – ricorda Laura Turello, che l’anno scorso a Lasko, in Slovenia, aveva messo al collo la medaglia di bronzo europea, quella d’oro a squadre e, successivamente, quella d’argento individuale nazionale – sono stati sommati i punti ottenuti singolarmente, mentre nella prova a scontri ci siamo alternate in pedana contro le altre formazioni. Purtroppo abbiamo perso la semifinale contro il Sardara Arhery Team ma ci siamo rifatte battendo nella finale per il bronzo l’Arco Sport Roma».
Quella udinese, guidata dall’istruttore Roberto Morgante, è una formazione composta da arciere quasi neofite. «Io – prosegue Turello – ho iniziato da circa due anni e mezzo mentre le mie compagne di squadra tirano meno di un anno. Siamo molto contente del risultato perché siamo riuscite a coordinarci bene per quanto concerne le tempistiche e l’ordine di tiro. È stata una grande soddisfazione anche per la nostra società perché grazie alla medaglia d’oro l’Arcieri Udine ha potuto fregiarsi della Stella d’argento che viene assegnata alla conquista del decimo titolo italiano». Una nota dolente nella fortunata stagione di Laura Turello è stata la cancellazione degli Europei indoor di Samsun, in Turchia. «È un vero peccato – afferma – ma la competizione si sarebbe dovuta tenere a febbraio, appena una settimana dopo il tremendo terremoto che ha colpito il Paese e l’organizzazione ha preferito annullare l’evento. Speriamo di riuscire a essere nuovamente convocata perché la competizione interna alla nazionale è molto alta».
Archiviata la stagione indoor, per Laura e le colleghe è iniziata quella all’aperto, ovvero il tiro di campagna che prevede 24 bersagli posizionati in boschi o spazi aperti a distanze diverse tra i 5 ai 50 metri.
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