Udinese, torna "l'ex avvelenato" Thereau: "E se segno, esulto"

Dopo i gol e i festeggiamenti dell’andata, il francese vuole ripetersi al Friuli

UDINE. «Non penso che esultare sia una mancanza di rispetto, perché io ho dato tutto per i tifosi dell’Udinese». Inutile, Cyril Thereau è sempre lo stesso. Un grande para... Paracadutista. Si lancia sulla sfida di domenica senza paura di farsi male, anche in caso di atterraggio maldestro, senza gol, perché in cuor suo il francese spocchioso sogna di rimandare in onda lo stesso film di quella domenica di ottobre, quando davanti ai suoi ex tifosi, arrivati al Franchi per sostenere l’Udinese, ha segnato una doppietta e ha pure esultato, senza troppi problemi.

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D’altra parte il numero 77 è abituato a lasciarsi macerie alle spalle, lo fece anche a Verona, sponda Chievo, dopo anni di campionati e fior di gol: appena lo rivedono da quelle parti lo fischiano. «Colpa di certa stampa». Ripeteva in quelle occasioni Thereau. Cattivoni. Al nostro parà non piace troppo assumersi le responsabilità. Così se esulterà – domenica al Friuli – non sarà per mancanza di rispetto, perché ha dato tutto alla causa bianconera. Peccato che lo scorso agosto, dopo aver fiutato l’aria, prese un po’ tutti per i fondelli. Doveva essere il nuovo Di Natale nei piani della società, il “falso 9” che poteva completare Lasagna, ma doveva stazionare in area per sfruttare il suo talento in fase realizzativa, invece cominciò a girare come una trottola per il campo, recitando il ruolo del fuoriclasse con le infradito, buono per le stoccate e incapace di reggere il ruolo là davanti, dove bisogna anche prendere qualche botta (dei difensori) per la causa comune. Niente da fare.

E visto che avrebbe dovuto fare spesso il centravanti tattico, ecco che Thereau cominciò ad inizio agosto a cercarsi una squadra: prima la Sampdoria, poi la Fiorentina che dopo le prime due giornate di campionato (e altrettanti gol in bianconero) si è fatta avanti negli ultimi giorni del mercato estivo per ingaggiare il francese.

Fu allora che l’Udinese, riponendo (eccessiva) fiducia nella crescita di Bajic, decise di ingaggiare Maxi Lopez, in uscita dal Torino da svincolato.

Non è andata bene. Così come non è andata benissimo al Cyril Thereau con la maglia della Fiorentina, visto che non è diventato uno dei beniamini della curva Fiesole. Ma almeno si è liberato di una realtà che non gli credeva più, dopo le esultanze da prima donna di un anno fa, nel marzo 2017, quando segnò al Palermo e zittì tutto il Friuli: «Un gesto rivolto ai giornalisti che mi criticano», disse. Cattivoni. Ora ritorna e sogna di rifarlo di nuovo, seppur non in modo smaccato, altimenti non si spiegano le parole che rimbalzano da Firenze: «Sono contento di tornare in Friuli, è una partita che ho segnato sul calendario e spero che andrà per il meglio». Beh, in definitiva è quello che pensano anche molti tifosi bianconeri. Vedere che fine ha fatto quello che era una volta il loro amato parà...

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