Udinese-Juventus 0-2: saltati come birilli, così non ci siamo
Dopo la sconfitta di Venezia, altro ko per la squadra di Runjaic. Preoccupano tenuta difensiva e arrendevolezza. Ma si può ripartire da una ripresa incoraggiante

Saltati come birilli dopo un quarto d’ora, partita quasi chiusa in 37 minuti e via con la solita solfa: i tifosi della Juve a fare festa nello stadio degli altri bianconeri. Non c’è niente da fare, dopo averli visti affondare a Venezia, il rischio del contraccolpo c’era tutto per l’Udinese.
Se poi a questo ci aggiungiamo la necessità assoluta della Juve di vincere (si sono sentite frasi, che con lo sport hanno poco a che fare, del tipo «la Juve non può pareggiare più di tre partite di fila», e chi lo dice?) e la limitatezza tecnica di alcuni bianconeri, appunto il birillo Kabasele, la scoppola era scritta e inevitabile.
Eppure la Vecchia Signora è apparsa tutt’altro che imperforabile. L’Udinese ora deve riflettere al termine di questa settimana nefasta: la difesa (portiere compreso) comincia a dare dei cedimenti preoccupanti e poi, ancor più grave, affiora l’arrendevolezza, come nel primo temo. Sì, se gioca come nei primi 45’ l’Udinese torna nel girone infernale in un amen. Se, invece, combatte, crea occasioni, non si dà per vinta come nella ripresa la musica cambia e può fare un gran bel campionato. Dai, ripartite dalla ripresa. Lo chiede anche Gianpaolo Pozzo. A proposito, complimenti per il premio “Totalmente dipendente”. Anche se, dopo l’arrabbiatura di Venezia, forse l’avrebbe barattato all’istante con un punticino.
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