Udinese-Inter, in 12 mesi posizione e prospettive ribaltate
La scorsa stagione l’Udinese batteva l’Inter ed era terza. Oggi lotta per salvarsi e Inzaghi è a un passo dal tricolore

Era il 18 settembre 2022, un anno e mezzo fa, ma calcisticamente parlando lo scorso campionato. Grazie al 3-1 con l’Inter l’Udinese, alla quinta vittoria consecutiva, saliva al terzo posto in classifica a un punto di distanza dalla coppia di testa composta da Napoli e Atalanta.
I nerazzurri, che già la stagione precedente avevano colpevolmente gettato alle ortiche lo scudetto regalandolo al Milan, si ritrovavano al settimo posto e qualcuno ipotizzava che Simone Inzaghi non avrebbe mangiato il panettone.
Oggi è tutta un’altra storia. L’Inter, che nel frattempo ha sfiorato la vittoria della Champions League, si appresta a conquistare lo scudetto della seconda stella (potrebbe farlo lunedì 22 aprile nel derby con l’Inter se dovesse fare percorso netto a Udine con il Cagliari e con il Diavolo), l’Udinese sta vivendo una delle stagioni più travagliate e sofferte degli anni Duemila.
DISCESA BIANCONERA
L’Udinese di un anno e mezzo fa sarebbe andata a vincere dopo la sosta sul campo del Verona allenato da Cioffi e da quel momento in avanti avrebbe iniziato una discesa lenta e inesorabile in classifica. Molto è dipeso dall’infortunio di Deulofeu, ma non solo.
La squadra, allontanatasi dalla zona Europa, ha perso motivazioni e sulla stessa falsariga ha iniziato la stagione ancora in corso. Tanta fatica da parte dei bianconeri: a fare gol e di conseguenza a vincere le partite. Fino all’esonero di Sottil. Con Cioffi le cose sembravano cambiate all’inizio, poi tutti quei punti gettati al vento nel momento di maggiore sforzo della squadra, per usare una frase del dt Balzaretti, hanno fatto ripiombare l’Udinese nella tormenta.
E adesso a otto giornate dalla fine i tre punti dalla terz’ultima, con un calendario tutt’altro che banale, non sono un cuscinetto rassicurante, anzi.
SCALATA NERAZZURRA
Proprio l’esatto contrario di quello che è successo, fatte le debite proporzioni ovviamente, all’Inter da quella partita di Udine di un anno e mezzo fa. Inzaghi veniva criticato perché sostituiva i giocatori che avevano ricevuto un’ammonizione (a Udine cambiò alla mezz’ora Bastoni e Mkhitaryan con Dimarco e Gagliardini), Sottil ruotava sistematicamente le mezzali e funzionava. L’Inter è cresciuta in autostima, i meccanismi di gioco sono più o meno gli stessi. Anche allora Bastoni partecipava molto alla fase offensiva (colpì la traversa pochi secondi prima di essere tolto).
E forse la rinuncia a stagione in corso a Skriniar, che non ha voluto rinnovare il contratto preferendo l’offerta faraonica del Psg, si è rivelata una scelta utile per gli equilibri in spogliatoio.
I NUMERI DEL 2024
L’Inter ha vinto undici delle dodici partite giocate in campionato nel 2024, l’Udinese solo due, con Juve e Lazio. Diventa difficile se non impossibile immaginare un ribaltone nei 90’ che si giocheranno lunedì sera al Friuli. Troppa differenza di valori tecnici, di personalità e di fiducia. Ai tifosi dell’Udinese non resta che affidarsi all’imponderabilità del pallone.
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