Udinese, Inter e Samardzic: il nodo della recompra
Prosegue il “balletto” delle cifre per chiudere l’affare con l’Inter per il serbo dal quale l’Udinese ricaverà anche Fabbian: manca accordo sul controriscatto

Ci sarà anche Lazar Samardzic venerdì sera allo stadio Friuli, in occasione della presentazione ufficiale dell’Udinese prima del test con l’Al Rayyan? La domanda, che sorge spontanea tra i tifosi della Zebretta, potrebbe trovare una prima risposta già questo pomeriggio al Bruseschi, dove un’eventuale assenza del serbo tra le fila bianconere, alla ripresa degli allenamenti, avrebbe tutto il sapore di un addio che andrebbe anche a confermare i passi avanti compiuti da Udinese e Inter per la definizione del passaggio in nerazzurro del talento mancino classe 2002.
Un accordo sul quale si è lavorato anche ieri a distanza, nonostante l’Inter fosse impegnata in Giappone nell’amichevole vinta per 2-1 col Psg, con l’ad Beppe Marotta (da MIlano) e il ds Piero Ausilio poi fiondatisi sulla trattativa per arrivare a Gianluca Scamacca, e che sembra essere giunto ai dettagli conclusivi dopo che l’Inter si è dimostrata condiscendente alle condizioni di Gino Pozzo.
E qui bisogna entrare nel merito di una trattativa articolata non solo sulla valutazione e la formula del pagamento di Samardzic, ma anche per l’inclusione della contropartita tecnica legata a Giovanni Fabbian, la mezzala classe 2003 per la quale le due società si stanno accordando su una valutazione di 6-7 milioni, e il diritto di recompra a favore dell’Inter, che dovrebbe essere compreso tra i 12 e i 15 milioni.
Sarebbero qui i 3 milioni che “ballano” tra le due società nell’affare, dal momento che su Samardzic, invece, è già stato trovato un accordo di massima che dovrebbe comprendere un prestito oneroso di 5 milioni da pagare alla firma, a cui aggiungere i 15 del riscatto obbligatorio, legato alla prima presenza del giocatore in nerazzurro, da versare la prossima stagione, più due di bonus.
Oggi è previsto un incontro telefonico tra il procuratore di Fabbian, Michelangelo Minieri, e l’Inter, perché prima di dire “sì” all’Udinese Fabbian vuole definire tutti gli accordi con la sua società di appartenenza, avendo ben chiaro il proprio futuro.
Ecco perché l’annuncio di Samardzic potrebbe slittare di un giorno o due, mantenendo tuttavia l’intera operazione su una cifra compresa tra i 28 e i 30 milioni.
È un totale a cui l'Udinese arriverebbe defalcando i 6-7 milioni della valutazione di Fabbian dai 22 per Samardzic, aggiungendo poi quelli dell’eventuale recompra (12-15), operazione che l’Inter si vuole garantire entro il 2025.
Così venerdì, al posto di Samardzic, potrebbe essere Fabbian a essere annunciato in bianconero, là dove i tifosi sperano ancora di rivedere Roberto Pereyra, che pare abbia detto un altro no al Besiktas. Sul “Tucu” ora si è fiondata la Fiorentina.
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