L’Udinese vuole blindare la porta: nel mirino c’è Israel

Tra gli obiettivi del club bianconero per sostituire Okoye, in odor di squalifica per il caso scommesse, spunta l’estremo difensore uruguaiano-italiano che ha giocato nella Under 23 della Juventus

Pietro Oleotto
Franco Israel (a sinistra) e Agustin Rossi sono entrambi in possesso del passaporto italiano
Franco Israel (a sinistra) e Agustin Rossi sono entrambi in possesso del passaporto italiano

C’è Franco Israel nel mirino dell’Udinese per sostituire Maduka Okoye, deferito dal procuratore federale, Giuseppe Chiné, per il caso scommesse e in odor di squalifica: una lunga squalifica, visto che gli viene contestato l’illecito sportivo per l’ammonizione rimediata al minuto 64 della sfida contro la Lazio di lunedì 11 marzo 2024, partita sulla quale sono piovute le puntate dal Friuli che hanno generato il flusso sospetto che ha dato il via all’inchiesta della Procura di Udine.

Caso Okoye, chiuse le indagini: ci sono le prove di un accordo tra il portiere e uno scommettitore
Il portiere dell'Udinese Maduka Okoye

Davanti a queste evidenze il club bianconero ha cominciato a muoversi per non farsi trovare impreparato in caso di uno stop di più anni – fino a quattro, sulla base dell’articolo 30 del Codice di giustizia sportiva – che di fatto fermerebbe l’ascesa del portiere della nazionale nigeriana e costringerebbe l’Udinese a ingaggiare un titolare in vista del prossimo campionato.

Gli orientamenti che filtrano dalla “stanza dei bottoni” sono legati ai dubbi su Razvan Sava come primo portiere, tanto che nelle scorse settimane era emerso il nome del baby Alessandro Nunziante del Benevento che a 18 anni ha già disputato un campionato di Serie C come titolare: l’offerta bianconera di 1,5 milioni è stata respinta, ma è possibile che ci sia un rilancio, anche perché sull’azzurrino c’è anche la Juventus.

Ecco perché il profilo del prossimo numero 1 dovrebbe essere quello di un giocatore esperto, come l’argentino Agustin Rossi, classe 1995 del Flamengo sul quale l’Udinese aveva già lavorato per portarlo in Friuli nell’estate del 2021, quando era nel Boca Juniors e qui bisognava sostituire il connazionale Juan Musso, ceduto all’Atalanta. Non se ne fece nulla – in bianconero arrivò Marco Silvestri dal Verona –, ma quello di Rossi era ed è ancora un profilo che piace a Gino Pozzo, se non fosse per le aspettative legate allo stipendio, visto che già adesso in Brasile guadagna un milioncino in euro (600 mila reais al mese, contratto in scadenza il 31 dicembre del 2027) e che vuole crescere a 1,5 milioni a stagione (850 mila reais al mese).

Per questo l’Udinese ha spostato il tiro cercando un portiere che comunque abbia anche il passaporto comunitario, come Rossi, argentino-italiano. Come Franco Israel, uruguaiano-italiano, più giovane del collega del Flamengo – ha 25 anni – e con un’esperienza nel nostro paese, visto che ha giocato nella Under 23 della Juventus che ha giocato in Serie C tra il 2020 e il 2022 prima di passare allo Sporting Lisbona (dove ha giocato anche in Champions), con il 50 per cento della futura vendita nelle mani dei bianconeri di Torino.

Costo dell’operazione? Almeno 8-9 milioni di euro, anche se il contratto con i lusitani non è lunghissimo, scade nel 2027. In casa Sporting sono già nell’ordine di idee che Israel parta durante l’estate, tanto che stanno cercando di acquistare il portoghese Guilherme Fernandes dalla seconda squadra del Betis Siviglia, visto che anche il serbo-bosniaco Vladan Kovacevic, reduce dal prestito al Legia Varsavia, dovrebbe cambiare aria, per amdare magari in Inghilterra, al Norwich. Insomma, si tratta. Anche con Israel che deve valutare se la destinazione Udinese sia il passo decisivo per la sua definitiva consacrazione.

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