Stadio Friuli, la casa degli spettri: anche contro il Genoa l’Udinese ha fatto vedere i suoi difetti
La squadra bianconera subisce per prima (4 volte su 7), stenta in zona gol (fatti solo 7) e spreca i cambi

È arrivato il momento di sistemare almeno un paio di sottolineature con la matita blù sul taccuino degli appunti di mister Runjaic. Il bilancio casalingo, dopo il doloroso ko subito per mano del Genoa, ora è deficitario, già a prima vista: 2 vittorie, altrettanti pareggi e 3 sconfitte in 7 partite, con la prospettiva di giocarne una difficilissima la prossima domenica, contro il Napoli, di nuovo lanciatissimo nella lotta per conquistare la vetta. In tutto 8 punti contro i 10 raccolti lontano dal Friuli - Bluenergy Stadium, dove l’Udinese non riesce proprio a ingranare e dove dovrebbe fare la differenza per poi aggiungere il companatico ricavato dalle trasferte, capaci di portare finora 10 punti con lo stesso numero disputate ai Rizzi.
Ma al di là dell’aspetto strettamente numerico, sono gli errori ricorrenti a preoccupare il mondo bianconero, alimentati da un gioco piuttosto deludente in termini di creatività. In soldoni, l’Udinese non riesce ad arrivare nell’area avversaria sfoderando trame tattiche convincenti, laddove anche la più umile delle avversarie riesce a proporre delle giocate più credibili. Si va a testa bassa contro l’avversaria di turno, cercando di sfondare grazie alla forza fisica, altrimenti si vede ben poco. In questo senso l’assenza di Arthur è stata un’ulteriore mazzata per mister Kosta che ha scelto un “muscolare” come Ekkelenkamp per sostituirlo e l’ulteriore downgrade la Zebretta l’ha subito al momento dell’infortunio di Zemura che avrebbe potuto regalare qualche scorribanda in più sulla fascia mancina. Lì Runjaic ci ha messo del suo, scegliendo Rui Modesto per rimpiazzare lo zimbabwese a sinistra. Si poteva scegliere una pedina diversa, magari adattata come Ekkelenkamp, inserendo un altro centrocampista.
Con questo assetto l’Udinese è andata sotto nel primo tempo e si tratta di un aspetto da no sottovalutare, considerando che i bianconeri segnano davvero poco in casa: 7 gol in altrettante gare (ma tre reti le ha fatte tutte in una volta, contro il Lecce). Con questo ruolino di marcia in zona gol è chiaro che un gol possa pesare sull’andamento dell’incontro. Non è un caso, perciò, se la squadra di Runjaic sia andata sotto nel punteggio quest’anno 4 volte su 7, contro Milan, Cagliari, Bologna e Genoa. Un difetto che l’Udinese si porta dietro dallo scorso anno.
Insomma, la squadra di Runjaic subisce spesso per prima e stenta a sfruttare le sostituzioni nella ripresa, più di qualche volta digerite male dai tifosi di casa che hanno usato anche i fischi per manifestare il proprio dissenso al momento del cambio tra il titolare Zanoli e il deleterio Ehizibue. E proprio tirando in ballo le “entrate” a partita iniziata, bisogna evidenziare che Runjaic si è spesso dimenticato di ventenni. Di Ikker Bravo, di Miller, non a caso col muso lungo.
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