Sottil: «Zarraga una bella scoperta Thauvin è partito col piede giusto»

Il tecnico oltre a rimarcare la bravura della sua mediana titolare ha voluto mettere in evidenza le prove del basco e del francese

Klagenfurt (Austria) 19 Luglio 2023. Amicevole Udinese. Foto Petrussi
Klagenfurt (Austria) 19 Luglio 2023. Amicevole Udinese. Foto Petrussi

«Il centrocampo con Lovric e Samardzic, con l’aggiunta di Walace, dà grande completezza, contrasto e qualità».

Non l’ha certo scoperta ieri la sua mediana titolare Andrea Sottil, ma il fatto stesso che il tecnico abbia rimarcato questo concetto al termine della cinquina inflitta all’Ask Klagenfurt, può e deve anche essere letto come un messaggio indiretto spedito alla società.

Perché il centrocampo titolare dell’Udinese è proprio un gran bel centrocampo, e sotto sotto Sottil spera che il mercato non smonti il giocattolo formato lo scorso anno. «I giocatori rodati ormai si conoscono a memoria, hanno tantissime partite alle spalle, e lo sviluppo per loro è più veloce», ha infatti aggiunto il tecnico ieri, che a proposito di inserimenti ha posto l’accento su Zarraga («Mi sta piacendo, recupera palloni e ha buona corsa.

È una bella scoperta della proprietà») e Florian Thauvin, che sta apparendo sotto una nuova veste. «Quando parti dall’inizio è tutta un’altra storia, mentre adesso è partito col piede giusto e sta facendo vedere quello che è.

Mi auguro che continui così». In linea anche con l’applicazione evidenziata dal resto della squadra, sulla qualea anche ieri Sottil si è soffermato: «È chiaro che le gambe non ci sono ancora, e questo porta anche a sbagliare qualcosa in più, ma mi è piaciuto l’atteggiamento da parte di tutti. Ho visto anche dei bei gol e nessuno si è fatto male, quindi bene così. Le amichevoli sono state programmate con difficoltà crescente. È stato un buon test a livello fisico».

Soddisfatto anche Thauvin. « Personalmente mi sento bene, e segnare ancora mi dà morale. Il ruolo? Attacco e centrocampo sono posizioni differenti, nel primo caso sono abituato a ricevere la palla vicino alla porta, nell’altra ho più spazio davanti. Mi sento più attaccante, ma gioco dove serve per aiutare la squadra».

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