Paluzza fa festa con il titolo Collinare del calcio a 5

La squadra è composta quasi interamente da carnici Ben 6 giocatori nei primi 12 posti della classifica marcatori

È andato al Paluzza il titolo del calcio a 5 del campionato del Collinare. La formazione biancorossa, vincendo in casa della Taverna Maiero, conquista matematicamente la vittoria finale. Un successo made in Carnia, visto che tutti i giocatori provengono dal calcio della montagna, a cominciare dall’allenatore Fabiano Straulino, sutriese doc. Proprio da Sutrio arrivano tanti altri giocatori, come Alessandro Fior, Nicola Martinis, Andrea Ermano, Matteo Selenati, Fabio D’Andrea, Gilberto Buzzi (tecnico dei Mobilieri), Manuel Dell’Oste (allenatore delle giovanili gialloblu) e Max Di Giusto, ds della squadra dei “marangons”. Rappresentate anche il Paluzza (Simone Morassi e Matteo Zammarchi), il Ravascletto (Loris Vezzi e Alessio Di Centa), la Moggese (col neo acquisto Cristian “Dudu” Nodale) e il Cercivento (Denis Moser). A guidare la società il presidente Elio Felicioni, coadiuvato dal ds Massimo Di Centa, e dalla preziosa collaboratrice Elin Valle.

A fare la differenza con il lotto della concorrenza è stato soprattutto l’attacco della formazione paluzzana, che ha piazzato ben sei giocatori (Zammarchi, Di Centa, Vezzi, Martinis, Fior e Selenati ) tra i primi dodici della classifica marcatori. Ma il vero punto di forza è stato, ancora una volta il gruppo, un gruppo di amici veri dentro e fuori dal campo, che stanno insieme da una decina di anni, sempre pronti a integrare i nuovi arrivati che capiscono subito la filosofia e i valori della squadra. Il concetto viene ribadito dal presidente Felicioni: «La nostra forza consiste proprio nell’unione di intenti – afferma il massimo dirigente – . Questo è il terzo anno che sono qui e non ho mai visto screzi tra i miei giocatori. Viviamo vittorie e sconfitte con lo stesso stato d’animo. Questo non vuol dire che prendiamo l’impegno con leggerezza: cerchiamo di fare le cose con molta serietà ma senza l’assillo della vittoria a ogni costo. Basti pensare che anche quest’anno l’obiettivo era quello di conservare il posto in Eccellenza. Poi è chiaro, a un certo punto abbiamo iniziato a crederci: del resto, quando su ventitré partite ne vinci diciannove, pareggiandone due e perdendone altrettante, significa che è una squadra in grado di esprimere valori assoluti, il tutto accompagnato da quel pizzico di fortuna che serve. E poi il calcio a 5 a Paluzza ha una buona tradizione. Se non sbaglio, l’ultima squadra carnica a vincere il titolo era stato proprio il Paluzza, quello allenato da Francesco Moser e anche quello trascinato da un grande attacco, esaltato dal genio di Ivan Toch».

Ora la squadra dovrebbe partecipare alle finali nazionali: il condizionale è d’obbligo, visto che tra poche settimane inizierà il campionato Carnico e non sarà semplice trovare un compromesso tra i due impegni, anche se praticamente tutta la squadra ha già espresso la propria disponibilità per vivere un’esperienza assolutamente gratificante.

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