Non basta un rigore di Thauvin, l’Udinese raggiunta nel finale dal Lecce: ora è terzultima

in vantaggio a inizio ripresa i bianconeri si vedono imporre il pari dai salentini: appuntamento con la vittoria ancora rinviato e la classifica ora si fa complicata

Pietro Oleotto
Il francese Thauvin trasforma il rigore del provvisorio vantaggio dell'Udinese © Foto Petrussi
Il francese Thauvin trasforma il rigore del provvisorio vantaggio dell'Udinese © Foto Petrussi

UDINE. Un pareggio che vale il terzultimo posto e vale poco anche in termini di gioco espresso. Il telegramma partito dallo stadio Friuli ieri sera è stringato. Racconta di un passo in avanti dell’Udinese che non c’è stato: non potrebbe essere diversamente dopo il sesto pareggio in nove giornate, dopo un’altra vittoria sfumata, come era successo già a Salerno.

Stavolta è stato il Lecce a rimontare sul rettilineo finale, quando i bianconeri pensavano che sarebbe bastato il rigore trasformato da Florian Thauvin per mettersi in tasca tre punti tutti in una volta. Addio aggancio in classifica a Genoa e Verona, l’Udinese complice il colpaccio dell’Empoli nel derby di Firenze precipita all’inferno, dove stanno bruciando Cagliari e Salernitana.

pereyra in azione durante la sfida con i salentini © Foto Petrussi
pereyra in azione durante la sfida con i salentini © Foto Petrussi

Non era esattamente quello che si aspettava la società che adesso si trova davanti all’ennesimo bivio. O proseguire sulla stessa strada, o cambiare ben prima della prossima sosta, anche perché davanti c’è la prospettiva di due trasferte di fila (Monza e Milan) e di un impegno casalingo decisamente complicato (Atalanta) prima di staccare la spina per dare spazio alle nazionali per l’ultima volta in questo anno solare.

pereyra in azione durante la sfida con i salentini © Foto Petrussi
pereyra in azione durante la sfida con i salentini © Foto Petrussi

Gino Pozzo aveva chiesto ad Andrea Sottil una virata decisa, capace di portare l’Udinese fuori dalla tempesta delle critiche e dello scetticismo. Ha ottenuto una “strambata”, che nel mondo della vela sarebbe più che altro una brusca sbandata sottovento e che in quello del calcio può essere, al massimo, la maglia del centravanti titolare affidata a Isaac Success, un po’ la fotografia di tutte le difficoltà dei bianconeri. Il numero 7 sta cercando di riemergere da un lungo infortunio muscolare, accusato negli ultimi mesi dello scorso campionato, e che ci ha regalato un attaccante statico, poco reattivo nelle conclusioni, a tratti indolente nelle rincorse.

Se questo è il bomber modello centroboa – stile pallanuoto – al quale aggrapparsi, allora campa cavallo. Questo passa il convento? Per Monza si potrebbe rivedere Davis in panchina, servirà gennaio per Brenner, Deulofeu è fuori dai giochi a tempo indeterminato. Ma a Monza ci sarà Sottil a scegliere? Le voci di corridoio riferivano di un ruolino di marcia di 7 punti prima della sosta di campionato, sarà complicato ottenere gli altri 6 e il cammino l’abbiamo già definito in salita. Queste le carte su una scrivania nell’Hertfordshire, nella cintura di Londra. Da una parte c’è una squadra che non convince ancora: ieri il gioco espresso è stato confusionario, ha prodotto delle occasioni sporadiche e tutt’altro che disorientanti per la difesa del Lecce.

Il gol del pareggio del Lecce
Il gol del pareggio del Lecce

Le scelte del tecnico di Venaria Reale sono state dettate dai guai muscolari accusati nelle ultime ore da Kristensen e Lovric, ma non sono state rivoluzionarie. Ci si aspettava Pereyra a destra, visto che era stato provato nell’ultima amichevole, contro i croati del Rijeka, là è stato sistemato Joao Ferreira (spaesato) per poi concedere la ripresa a Festy Ebosele che, con le sue prime accelerazioni, ha propiziato il vantaggio bianconero. Così, con il “Tucu” a centrocampo, a recitare da mezzala, non c’è stato neppure spazio per Payero dal primo minuto, visto che sul fianco destro di Walace si è visto Lazar Samardzic. In una versione pallida, vuota, laddove l’Udinese avrebbe bisogno del suo talento per le azioni decisive, i cambi di gioco, i calci piazzati. Contro il Lecce ha fatto la controfigura.

Così, dopo il vantaggio, i bianconeri hanno arretrato il proprio raggio d’azione per poi cercare l’assalto disperato nel finale una volta subito il pareggio. Il solito pari di questo avvio di campionato.

UDINESE – LECCE  1 – 1

UDINESE (3-5-2) Silvestri 6; Perez 5.5, Bijol 6.5 Kabasele 4.5; Ferreira 4.5 (1’ st Ebosele 6.5), Samardzic 5.5, Walace 6, Pereyra 6.5 (31’ st Payero 6), Kamara 6 (47’ st Zemura sv); Thauvin 6.5, Success 4 (31’ st Lucca 5.5). All. Sottil.

LECCE (4-3-3) Falcone 6; Gendrey 5, Baschirotto 6.5, Pongracic 6, Gallo 5.5 (22’ st Dorgu 6); Oudin 5.5 (22’ st Banda 6), Ramadani 6.5, Kaba 5.5 (35’ st Gonzalez sv); Almqvist 5, Krstovic 6 (32’ st Piccoli 7), Strefezza 6 (32’ st Sansone 6.5). All. D’Aversa.

Arbitro Tremolada di Monza 5.5.

Marcatori Nella ripresa, al 4’ Thauvin (rig.), al 38’ Piccoli.

Note Ammoniti: Kabasele, Ramadani, Pongracic, Baschirotto, Thauvin, Gendrey, Ebosele. Angoli: 2-7. Recupero: 2’ e 5’+1. Spettatori 20.113 (13.426 abbonati) per un incasso di 212.381 (139.076 € quota abbonati).

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto