Macaro, ecco il giardiniere cestista
Fa i salti mortali per conciliare lavoro e passione, ma domenica ha dominato

Nel mondo delle minors, in molti casi, il basket si aggiunge o al lavoro o allo studio. Non fa eccezione Simone Macaro, il lungo classe 1990 della Calligaris Csb Corno di Rosazzo che ha sbancato 52-73 il parquet dello Jadran Trieste all’esordio del campionato di serie C Gold Nella vita quotidiana, Macaro lavora alla ditta Vivai Petrini a Ronchi dei Legionari. Sveglia presto la mattina, otto se non più ore di lavoro, poi la sera dritto in palestra. Un tran tran a cui Macaro non si sottrae perché di base c’è la passione per la pallacanestro. «Faccio il giardiniere - dice Macaro - è dura dividersi tra lavoro e basket, ma la passione è tanta».
Allora Simone, contro i plavi hai segnato 20 punti con 21 di valutazione risultando l’Mvp dei tuoi. Sognavi un debutto così per te e i tuoi compagni?
«Si, volevamo riscattarci dopo che nel precampionato avevamo perso in entrambe le occasioni con loro. Questi due ko, tuttavia, ci hanno fatto capire quello che dovevamo fare. Grazie a coach Zuppi, inoltre, abbiamo saputo prendere le giuste contromisure, saputo penalizzare i loro punti di forza e contenuto bene sul pick&roll allontanando i nostri avversari il più possibile dalla linea dei tre punti. Abbiamo limitato i terminali Ban, Matija Batich e Ridolfi. Poi, per lo Jadran, ci si è messa anche un po’ di sfortuna al tiro che non guasta».
Perché sei tornato alla Calligaris in estate, dopo la parentesi di Codroipo?
«Voglio dimostrare che non sono quel giocatore della stagione 2015-2016 in cui non ho dimostrato chi sono davvero. Lo devo alla società che ha creduto di nuovo in me. A Corno mi sono sempre trovato bene, il gruppo è fantastico e le fondamenta sono buone».
Com’è coach Zuppi?
«È un allenatore di altissimo livello, intelligente e calmo. Non si fa prendere dall’ansia. Sa cosa dire nei momenti di difficoltà infondendo tranquillità. Non trasmette mai agitazione o foga. Forse, è presto per dirlo, ma Zuppi è uno dei migliori allenatori che ho avuto».
Sabato, alle 20.30, a Corno, si disputerà il “clàsico” contro la Falconstar Monfalcone, una delle tue ex squadre. Che derby sarà?
«Molto difficile. I cantierini sono una buona vittoria e la vittoria all’esordio contro Arzignano lo testimonia. La Falconstar è una squadra simile alla nostra, ma un po’ più giovane. La chiave sarà controllare il ritmo».
(m.f.)
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