Lara Della Mea racconta la sua rinascita: «È stata davvero dura ma sto sempre meglio»

SCI ALPINO. Nove mesi fa l’infortunio, ora le prime gare di Coppa Domani a Killington lo slalom, in febbraio ci saranno le Olimpiadi 
Francesco Mazzolini

l’intervista



La Coppa del Mondo di sci alpino femminile attraversa l’Atlantico e si sposta a Killington, nel Vermont, per il quarto appuntamento stagionale. In calendario domani il gigante, domenica lo slalom. Tra le atlete in pista, la nostra Lara Della Mea, rientrata da poco dal pesante infortunio di Cortina dello scorso 16 febbraio. La ventiduenne tarvisiana del Centro Sportivo Esercito proverà a riconfermare il trend positivo di quel 35° posto di domenica nello slalom di Coppa del Mondo di Levi in Finlandia, quasi un secondo in meno di distacco dalla slovacca e a soli 44 centesimi dal 30° posto. Nove mesi di lavoro duro. Ora Lara si racconta dagli Usa, con la consueta dolcezza che cela una grinta da leonessa: l’anno è importante, a inizio febbraio di cono le Olimpiadi a Pechino.

Come sta la nostra atleta? Come va con il fuso orario?

«Fisicamente non sono al top e mi accorgo che in certi momenti faccio fatica. Mancano gli automatismi che ho perso per l’infortunio. Ammetto che fatico sempre ad abituarmi al cambio dell’ora. Comunque un’emozione essere qui».

Cosa ti aspetti dalla gara di domenica? Punti a rientrare tra le prime 30?

«Arrivare 35ª su una pista non adatta a me e dopo l’infortunio è stato già un grande risultato. Ora bisogna muoversi con gradualità. Darò il meglio, questo è certo».

Come vedi le tue rivali? Hai trovato un livello molto differente dalla pausa forzata di febbraio?

«Il livello già dall’anno scorso si è alzato tanto. Vlhova e Shiffrin viaggiano ad altissimi livelli. Loro le rivali significative».

Come risponde il ginocchio?

«Bene, anche se le prime volte che ho rimesso gli sci la testa correva all’infortunio. Ci è voluto tempo per riprendere fiducia nei materiali e difficile ritrovare la forma della scorsa stagione».

Come ti stai allenando? Quali accorgimenti per il recupero?

«Pesi, esercizi dinamici e distensivi. La fisioterapia mi aiuta a recuperare la mobilità ormai tornata praticamente al 100%».

E con il gigante?

«Non ho ancora rimesso gli sci del gigante e bisognerà lavorare tanto per tornare. Voglio fare le cose con costanza ma senza fretta».

A chi dedichi risultati e recupero?

«A chi mi ha seguita nella riabilitazione e alla mia squadra, al mio skiman Alberto Arioli, al mio preparatore Davide Marchetti e naturalmente alla mia famiglia che continua a credere in me».

Cosa fai quando non ti alleni o sei impegnata per trasferte e gare?

«Il tempo che mi rimane è poco. Mi piace disegnare e fare quello che una qualsiasi 22enne fa. Ma per ora la testa è sul mio lavoro». —





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