JUVE, IL SETTIMO SCUDETTO E’ A UN PASSO

Forse il sogno del settimo scudetto consecutivo della Juve si sta avverando. Una classifica, in questa fase, influenzata dalle espulsioni (Vecino, Koulibaly) e dai mancati cartellini rossi (Pjanic)....

Forse il sogno del settimo scudetto consecutivo della Juve si sta avverando. Una classifica, in questa fase, influenzata dalle espulsioni (Vecino, Koulibaly) e dai mancati cartellini rossi (Pjanic). Inoltre, fuochi d’artificio: gol a bizeffe (41, più di quattro a gara), emozioni, interventi decisivi della Var e sorprese. Le più grosse? La sconfitta del Napoli (tripletta di Simeone) a Firenze e il successo in extremis della Juve a San Siro. La vittoria della Fiorentina è stata generata dalla bella prova dei viola, sì, ma a seguito dell’espulsione di Koulibaly dopo sei minuti. Tra un possibile rigore (ma il fallo su Simeone era fuori area) con gol e l’inferiorità numerica, Sarri avrebbe preferito probabilmente andare sotto, ma giocarsela in undici. Forse avrebbe vinto. Così la Fiorentina, che ha recuperato Badelj, ha avuto la meglio facilmente, anche perchè il Napoli non ha avuto difesa. Si discuterà sulla scelta di Sarri di togliere Jorginho. Ma la conseguenza concreta della vittoria viola è stata il probabile scudetto della… nemica Juventus e un ipotetico inserimento in Europa League della Fiorentina. Nel giro di poche ore, insomma, si è verosimilmente deciso il campionato. Certo, il cosiddetto derby d’Italia è stato molto emozionante, con il suo finale a sorpresa, ma è stato anche la “summa” di tutte le cose belle e meno belle del nostro calcio.

La Juve ha approfittato degli errori di un’Inter che, trovatasi in dieci per un’entrataccia di Vecino (espulso) su Mandzukic, ha avuto la forza prima di ribaltare il risultato e poi di distruggere quanto di buono aveva costruito. Ma la squadra di Allegri da almeno tre partite non gioca benissimo: ha solo uomini e forze in grado di fare le prodezze. Spalletti ha ammesso i propri errori nelle scelte (anche la sostituzione di Icardi). Secondo noi il risultato è figlio degli errori (due autogol, l’abilità nelle marcature) delle due squadre, anche se poi alla fine la Juve ha mostrato più qualità. L’assenza di Chiellini (infortunato) e l’accantonamento di Benatia hanno invece impoverito la difesa bianconera, come il calo di forma di Pjanic e altri. Allegri, se la squadra non avesse recuperato, avrebbe subito una pesante ondata di critiche. Ma ora è un santo: sta portando a casa il settimo scudetto consecutivo per la Juve.

Terno “sicuro” consigliato ai napoletani: 17 (la sfortuna), 35 (sedia, panchina da migliorare), 58 (il regalo, fatto alla Juve). In zona Champions, la Roma ha travolto il Chievo e rafforzato il proprio terzo posto, mentre si avvicina l’ora della verità per la semifinale attuale e per la qualificazione a quella del futuro.

La sconfitta di Roma è costata l’esonero a Maran: troppi risultati negativi. Sostituto D’Anna, che deve salvare il Chievo. La Lazio a Torino ha perso Immobile (infortunio), ha sbagliato un rigore (tirato da Luis Alberto e parato da Sirigu), ma poi Milinkovic ha sbloccato la partita e così l’Inter è sempre più quinta e rischia davvero di restar fuori dalla Champions. Decideranno gli scontri diretti. In zona Europa League, l’Atalanta ha strapazzato il Genoa, anche se nel finale ha dovuto frenare il ritorno dei rossoblù. Il Milan, dopo 40 giorni di digiuno, ha vinto a Bologna contro la squadra dell’ex rossonero Donadoni (2 vittorie in nove partite). Ma c’è stato di mezzo, sull’1-0 per i rossoneri, un gol di Orsolini annullato dalla Var per un mani così così di Palacio. E il Milan poi ha corso qualche rischio. Ora il traguardo di Gattuso è quello del sesto posto o della Coppa Italia (contro la Juve) per evitare i preliminari di Europa League. Alla lontana sperano la Fiorentina e la Samp che ha travolto il Cagliari (male la difesa). Quagliarella ha segnato il gol n.19 (127 in tutto, come Shevchenko), ma ha sbagliato un rigore (palo). Nessuna speranza per il Torino. In coda, l’Udinese ha fermato (sotto la guida di Tudor) l’emorragia delle sconfitte. Certo, il 3-3 di Benevento, ha fatto vedere pregi e difetti dei bianconeri.

La zona pericolosa resta vicinissima, in ogni caso. Importanti passi avanti della Spal e del Crotone che ha sepolto di gol un Sassuolo forse già appagato. Le doppiette di Trotta e Simy hanno deciso una gara quasi a senso unico. I ferraresi hanno vinto (bene) in rimonta sul campo dell’Hellas, contestata e in crisi. Il Cagliari male a Marassi. Nel prossimo turno Chievo-Crotone. Prevediamo altre perturbazioni in testa e in coda.

©RIPRODUZIONE RISERVATA



Riproduzione riservata © Messaggero Veneto