I tifosi: "L'Udinese non è completa, ingiusto esonerare Velazquez"

Solidarietà all’allenatore spagnolo, ma Nicola è accettato. «È giovane, avrà enormi stimoli e a Crotone aveva fatto una grande stagione»
Empoli 11 Novembre 2018. Calcio Serie A. Empoli-Udinese. Foto Petrussi
Empoli 11 Novembre 2018. Calcio Serie A. Empoli-Udinese. Foto Petrussi

UDINE. I tifosi dell’Udinese non avrebbero esonerato Velazquez. Praticamente nessuno ritiene il tecnico spagnolo responsabile della classifica e della situazione della squadra, che molti ritengono non allestita nel modo giusto per la serie A.

«Avrei concesso all’allenatore ancora un paio di mesi – dice il presidente del club di Roveredo in Piano Rudi Tramontin –, anche perché la squadra non giocava male, anzi. D’altra parte, se mancano gli attaccanti cosa può fare il tecnico? É stato anche sfortunato.

Non dimentichiamo che domenica a Empoli abbiamo fatto trentuno tiri in porta... Mi piaceva il progetto Velazquez, ma se hanno deciso di cambiare non posso che augurare il meglio a Nicola. Spero che porti entusiasmo. Ha fatto bene a Crotone, anche se i cambi in corsa per me sono sempre un po’ pericolosi».

«Avrei tenuto Velazquez – esordisce Gino Marinotto, presidente del club Chei di Lignan –, ma non critico la società che penso sappia meglio di noi cosa sia meglio fare. Di certo, andando avanti così il rischio era grosso, e di solito la scelta è quella del cambio di guida tecnica. Peccato, perché la squadra giocava bene. Nicola? É giovane e a me i giovani piacciono. Penso che abbiano maggiori stimoli rispetto ad allenatori più navigati».

«Sinceramente io speravo che arrivasse Nicola a giugno – dice Alessandro Nadalutti, presidente del club di Cargnacco Giampiero Pinzi –, perché lo vedevo adatto all’Udinese per carattere e caratteristiche. Ora, però, non avrei esonerato Velazquez. Ha commesso anche lui alcuni errori, ma si tratta dell'ennesimo fallimento tecnico, perché quando cambi tanti allenatori in poche stagioni significa che hai sbagliato valutazione. Si parla sempre di progetto, che alla fine fallisce ogni volta...».

Riccardo Gregorat, presidente del club di Joannis, sospira: «Speriamo bene. Non avrei cambiato il tecnico, personalmente, perché lui deve fare quello che può con quello che ha. Purtroppo in squadra non ci sono stelle, manca sempre qualcosa».

«Alla fine chi mette la faccia e viene allontanato è sempre l’allenatore – dice Simone Saurino, presidente del club di Moruzzo –, che io non avrei mandato via. La squadra giocava bene ed era anche ben preparata. Non è colpa di Velazquez se gli attaccanti non segnano o se Opoku commette un errore enorme come contro il Milan... Ora lasciamo lavorare il nuovo tecnico, ma mi dispiace per lo spagnolo: gli auguro una bella carriera».

«Non avrei cambiato allenatore – aggiunge Cristiano Adorinni del club dei Rizzi 1974 Gianni Ciccotti –, perché non è responsabile dell’ennesima campagna acquisti incompleta. Manca un attaccante che garantisca gol e punti, ma purtroppo la classifica impone un segnale e si sa che non si può mandare a casa una squadra intera. Auguri a Nicola».


 

Argomenti:udinese calcio

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto