Decisivo a Monza e contro il Milan: l’Udinese ha ritrovato il vero Silvestri
In Brianza la parata sul sinistro a giro di Ciurria, a San Siro due interventi nel primo tempo su Calabria e Musah e il volo d’angelo sulla conclusione di Giroud

UDINE. È vero che un giocatore non fa una squadra, ma una squadra può fare un giocatore. Guardate Marco Silvestri: nelle prime giornate di campionato era incappato in una serie di errori che a Udine non eravamo abituati a vedergli fare.
Poi, appena l’Udinese ha cominciato ad avere un atteggiamento diverso e una quadratura più solida, ecco che si è alzato anche il suo rendimento. A Monza la decisiva parata sul sinistro a giro di Ciurria, a San Siro due interventi nel primo tempo su Calabria e Musah a dare sicurezza alla squadra e poi nel recupero il volo d’angelo sul colpo di ... spalle di Giroud e l’intervento su Florenzi. Sono state queste parate che hanno fatto fioccare i 7 in pagella.

Sicurezza
Qualcuno, ironizzando, ha detto che era solo una questione di look. Sparite le treccine, Marco è tornato a un taglio corto, classico. Sciocchezze, ovviamente. Semmai risulta molto più credibile che un portiere ritrovi sicurezza e la trasmetta di conseguenza alla difesa se vede davanti a sé una squadra corta, compatta e unita.
È vero che l’Udinese, se si eccettuano le gare con Juventus e Napoli, raramente ha concesso montagne di occasioni alle avversarie, ma in campo non c’era ordine e mancava quello spirito agonistico che non può mancare in una squadra come quella friulana.
Rivale
Un particolare da non trascurare riguarda poi il nuovo vice di Silvestri, ovvero Okoye. Chi non l’aveva mai visto all’opera è rimasto impressionato dalla fisicità del portiere tedesco naturalizzato nigeriano.
La domanda è: vedersi arrivare un rivale così competitivo può aver fatto perdere qualche certezza a Silvestri? Lo sappiamo tutti che quello di portiere è un ruolo particolare nel quale le gerarchie devono essere stabilite fin dall’inizio della stagione.
Ritrovarsi a fianco questo gigante (l’almanacco dice 1,97) potrebbe aver incrinato le sicurezze anche di un numero 1 esperto come quello bianconero. Un’esagerazione? No, i calciatori sono uomini prima che dei professionisti.
Doppia sfida
Quella di domani con l’Atalanta sarà la prima partita della nuova Udinese in campionato. La partita contro una squadra come la Dea (paragonata da Guardiola a una seduta dal dentista quando l’affronti) dirà molto sui bianconeri.
Al di là del risultato, sarà il modo di affrontarla che dirà se quello con il Milan è stato solo un fuoco di paglia o se davvero Cioffi è entrato velocemente nella testa dei suoi calciatori dando loro una nuova impronta.
E per Silvestri ci sarà anche la sfida a distanza con Musso, il portiere dal quale ha eredito la maglia numero 1 in Friuli. Era l’estate del 2021: ricordate quanta preoccupazione serpeggiava tra i tifosi per la perdita dell’argentino? Ebbene Silvestri non solo non l’ha fatto rimpiangere, ma dal punto di vista della continuità è stato forse addirittura superiore. E non a caso per lui si era parlato addirittura di una possibile convocazione in Nazionale.
Non se n’è fatto nulla solo per una questione anagrafica. Perché Silvestri si era preso l’Udinese. E oggi se la sta riprendendo, dopo un piccolo sbandamento.
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