Crono in salita, acuto di Davide Bais

A Szekszard, in Ungheria, Davide Bais è stato il migliore del Cycling team Friuli, ieri, nel prologo del Gp Gemenc, una cronoscalata di un paio di chilometri, piuttosto impegnativa. Il minore dei Bais è giunto sesto, a 4 secondi dal vincitore, Michale Kukkrle, capace di chiudere col tempo di 4’01’’, piazzandosi davanti a Peljkan e Wildauer, gli altri due sul podio.
Per il team friulano, anche Nicola Venchiarutti s’è piazzato tra i primi venti. Oggi, seconda tappa, in linea, sempre nei dintorni di Szekszard, su un percorso vallonato di 162 chilometri, mentre domani si correrà la terza tappa, su un circuito di 131 chilometri, con i bianconeri del diesse Boscolo a caccia di gloria, in un periodo di fitta attività agonistica.
Al termine dei quattro giorni in terra magiara, il Cycling Team Friuli sarà in gara al Tour of Bihor che si correrà sulle strade del nord della Romania dall’1 al 3 giugno prossimi, nella corsa che lo scorso anno vide grande protagonista Matteo Fabbro, che concluse terzo nella classifica generale finale.
Proprio il Tour of Bihor andrà in scena in contemporanea con la Corsa della Pace, a calendario in Repubblica Ceca dal 31 maggio al 3 giugno, altra corsa a tappe, valevole quale prova di coppa delle Nazioni U23, che vedrà al via pure la nazionale italiana tra le cui file figurerà Mattia Bais, il maggiore dei due fratelli, talento trentino che sta esplodendo ai massimi livelli proprio con la squadra bianconera.
Dal 7 giugno, poi, il Cycling Team Friuli sarà in gara al Giro d’Italia under 23 che scatterà da Forlì per chiudersi il 16 giugno sulle strade della Marca Trevigiana, a Ca’ del Poggio.
«Cominciamo questa marcia di avvicinamento al Giro d’Italia U23 – aggiornata il Ds Renzo Boscolo – in un ottimo periodo di forma. I ragazzi stanno bene e sono motivati, e gli appuntamenti a tappe così in serie sono un ottimo banco di prova per prepararli al futuro. Potevamo scegliere appuntamenti singoli, magari entro i confini nazionali, ma la politica del team è quella di far maturare i ragazzi su un modello che li possa preparare al passaggio di categoria. Le gare a tappe, su palcoscenici internazionali del circuito Uci, e l’esperienza estera sono sicuramente molto formative per il loro futuro».
Francesco Tonizzo
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