Cristiano Ronaldo guadagna il doppio di tutta l’Udinese

UDINE. Meno di un mese alla sfida alla Juventus e a quel Cristiano Ronaldo che da solo viene pagato più di tutta la rosa dell’Udinese messa assieme, una delle 10 società di serie A che conta una spesa complessiva lorda, del monte stipendi, inferiore ai 31 milioni netti che CR7 percepisce annualmente dalla Juventus.
Forse quello economico sarà anche l’aspetto meno affascinante del calcio moderno, ma in attesa che il penta-pallone d’oro portoghese sbarchi al Friuli, nell’anticipo di sabato 6 ottobre, ecco balzare all’occhio anche un’altra prospettiva della sfida, annunciata impari anche nel confronto monetizzato delle rose, con la Juventus prima in Italia con i 768.5 milioni di valore complessivi, accreditati ai suoi effettivi dal sito specializzato transfermarkt. it, cifra superiore di oltre dieci volte ai 102. 85 milioni dell’Udinese.
Ma se la matematica è fredda e allarga forbici a dismisura tra le quotazioni, meno lo è il calcio giocato, che già alla prima giornata ha visto CR7 a secco in quel di Verona col Chievo, la cui rosa è valutata 42. 40 milioni, differenza abissale in termini di investimenti che comunque non ha impedito alla Juve di soffrire, agguantando la vittoria (2-3) solo in pieno recupero.
E allora, in attesa che il difensore dell’Udinese meno pagato (Nuytinck, con 100 mila euro annui) possa duellare e magari vincere qualche contrasto con Ronaldo, in un rapporto di uno a 310 in termini di stipendio, diamo un’occhiata agli ingaggi dei calciatori di serie A, rifacendoci all’analisi della Gazzetta dello Sport pubblicata in settimana.
I Paperoni
Con i suoi 31 milioni netti annui, Ronaldo è assolutamente impareggiabile, lontanissimo da Gonzalo Higuain che ne percepisce 9.5 al Milan e che fino alla scorsa stagione era il primatista in serie A con 7.5 alla Juve, li stessi che percepiva Bonucci al Milan.
Due esempi datati 12 mesi fa, giusto per capire che l’effetto CR7 ha portato a un incremento del monte ingaggi senza precedenti, pari a 1.129 miliardi al lordo, per l’intera serie A, con la Juve che contribuisce in maniera cospicua (219 sono i milioni lordi destinati alle buste paghe annuali), ma anche vittima della sua stessa politica, considerato che Pjanic ha appena rinnovato a 6.5, mentre Douglas Costa è alla pari col milanista Donnarumma (6), là dove i Milan paga 140 milioni per l’intera rosa. E fortuna che Dybala (7) non ha chiesto l’aumento alla Juve.
Tra le altri grandi, all’Inter Icardi guadagna 4. 5 milioni netti, come Nainggolan che è l’ultimo arrivato in casa nerazzurra (116 la spesa del monte stipendi), e come Dzeko alla Roma, il più pagato dai giallorossi (100), mentre Insigne è il re a Napoli a quota 4. 6, con De Laurentiis a firmare bonifici per 94 milioni complessivi, Ancelotti escluso.
Provincia e diritti tv
Tutti numeri che ovviamente allontanano la provincia del calcio dalle metropoli, anche se poi il campionato presenta sempre le varie sfide tra “Davide e Golia” . Come detto in apertura, il solo stipendio annuo di Ronaldo (31) è superiore all’intero monte stipendi di Empoli (16), Chievo (21), Spal (21), Frosinone (22), Parma (23), Atalanta (27), Cagliari (27), Genoa (29), Sassuolo (30) e Udinese (21. 2).
Ma se a Bergamo il Papu Gomez è il più “ricco” con un milione e 600 mila annui, come lo sono Pavoletti a Cagliari e Inglese al Chievo con 1. 2, è anche perché sulla serie A grava la disparità della distribuzione dei diritti televisivi.
Senza scendere nel particolare, la Juve prende quattro volte tanto quanto percepito dall’Udinese, in un sistema proporzionale a più voci che penalizza il raffronto con la ricca Premier inglese, dove la torta è divisa con un 50% in parti uguali e un 50% con criteri meritocratici. In soldoni, se la serie A realizza 1. 400 milioni dai broadcaster, in Inghilterra la torta è di 3. 000, con maggiori possibilità di acquisto e ingaggi garantite anche alle cosiddette piccole, mentre in Italia con meno entrate equamente divise, le proprietà di medio cabotaggio scelgono la loro politica.
Udinese sostenibile
Una scelta precisa è stata fatta anche a Udine, dove il monte ingaggi è volutamente contenuto, ma con una variabile apprezzata dai giocatori come l’estensione del contratto. Solitamente a Udine i Pozzo fanno firmare contratti dai quattro ai cinque anni, una bella garanzia che non esclude ritocchi, con bonus, oltre alle classiche aperture che il mercato può offrire con la prospettiva di cessioni a prezzi e contratti più alti.
Non fa specie quindi, che l’unico giocatore a guadagnare oltre al milione di euro sia Rolando Mandragora (1. 2) che ha un contratto a scadenza 2013, ma con anche la possibilità di essere riscattato dalla Juve con un diritto di ricompera tra un paio di stagioni a 26 milioni.
Segue Valon Behrami, con 800 mila annui, mentre Badu (attualmente infortunato) è terzo con 550 mila, mentre Fofana e Pussetto sono assestati sul mezzo milione.
E fa specie che l’argentino Pussetto, appena arrivato, guadagni più di Lasagna (12 gol in 29 partite l’anno scorso alla sua prima stagione in bianconero) e De Paul, entrambi a 450 mila. Così come fa specie che Barak, abbia un valore di mercato d 14 milioni, ma percepisca i 250 mila euro annui stipulati al suo arrivo.
Nessuna sorpresa però, perché i contratti stipulati vanno rispettati, e sarebbe troppo comodo ritoccarli solo quando il giocatore esplode da sconosciuto o si conferma dopo una buona annata. Il discorso vale anche in caso contrario, ovviamente, là dove la società paga il corrisposto pattuito anche quando le prestazioni non assecondano le attese.
Ecco perché la risoluzione del contratto del deludente Kone ha permesso di risparmiare 650 mila euro ai Pozzo, che sui giovani di prospettiva pagano mediamente dai 300 mila all’anno di Balic ai 400 mila per Scuffet e Pezzella, con i più esperti Larsen, Machis e Samir a 350 mila, assieme al’97 Vizeu.
Totò sceicco
A Udine, negli ultimi dieci anni un solo giocatore ha guadagnato più di un milione e mezzo di euro e questo è stato Antonio Di Natale, che forse, numeri alla mano, ha più dato che ricevuto, con i suoi 227 gol in 446 partite in bianconero. In 12 anni di legame, i Pozzo lo hanno gratificato sforando il monte ingaggi, riconoscendogli una non comune gratitudine, anche se poi Totò avrebbe sperato in un posto dirigenziale.
Nel mondo
Tornando sui mega ingaggi, CR7 non è il più pagato al mondo, ma segue Messi, che ha rinnovato a 40 milioni annui col Barcellona e Neymar (36), mentre l’ex bianconero Alexis Sanchez è il quinto al mondo con 24 milioni al Manchester United. E pensare che l’ex napoletano Lavezzi, a 33 anni, ne prende 22 in Cina dall’Hebei Fortune.
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