Causio fa le carte all’anno nuovo: «Lo scudetto sarà un affare tra Inter e Juventus»

UDINE. C’è un campionato che promette fuochi d’artificio, e non solo per l’avvincente duello tra Inter e Juventus, con tanti giovani di belle speranze in cui credere piuttosto che raschiare il barile di un mercato di gennaio che potrebbe risentire dell’abrogazione del decreto crescita, ma anche una Nazionale che in vista dell’Europeo il ct Luciano Spalletti dovrà trasformare a immagine del “suo” Napoli, nell’anno del Barone.
Un 2024 a cui Franco Causio ha fatto “l’oroscopo calcistico” fidandosi molto più della sua lunga esperienza piuttosto che di imperscrutabili costellazioni.
Causio, per lo scudetto sarà lotta a due fino alla fine tra Inter e Juventus?
«Direi proprio di sì e per diversi fattori che potranno bilanciare l’attuale diversità di valori. L’Inter, ad esempio, ha di gran lunga la rosa e il gioco migliore, ma non sta schiacciando il campionato come fece il Napoli lo scorso anno. In più avrà la Champions da giocare, e magari l’affronterà col ricordo del titolo perso in curva due anni fa, quando il Milan gli passò davanti».
Invece la Juventus con quali forze può puntare al titolo?
«La prima forza è Allegri, l’aziendalista che incarna in toto il motto societario che ricorda come vincere sia l’unica cosa che conta. È l’uomo che sa compattare i gruppi con la sua umiltà.
Tuttavia, la grande differenza con l’Inter non sta nel tecnico ma nella programmazione, visto che la Juve sta lottando anche con i suoi giovani, lanciati anche grazie alla lungimiranza avuta nell’iscrivere la Under 23 in serie C. Non a caso l’Atalanta l’ha seguita».
Barone, il Milan, il Napoli e la Roma sono già distanti, e punteranno alla Champions. Si aspetta sorprese?
«Il Milan è un’incompiuta, ma ritrovando Bennacer in regia e svegliando Leao potrà farcela. Pioli è criticato, ma tutti sappiamo che è sempre l’allenatore che può pagare per tutti.
La Roma è tutta nella testa di Mourinho, che prima dice che va via e poi che vuole restare. Sorprese? Non certo il Bologna visto a Udine. La Fiorentina, piuttosto, ha trovato in Italiano un trascinatore».
Causio, chi beneficerà del mercato di gennaio?
«Chi saprà cambiare faccia alla squadra, magari con molti cambi come fece il mio amico Walter Sabatini due anni fa a Salerno. A proposito, la lotta salvezza promette bagarre proprio per merito della Salernitana.
Credo che la Serie A uscirà molto penalizzata dall’abrogazione del descreto crescita perché è il dio denaro e non la maglia a portare gli stranieri talentuosi in Italia. Bisognerà puntare sui ragazzi».
A proposito, quali sono gli astri nascenti?
«Guardo a Nicolussi Caviglia, Illing-Junior e Yildiz della Juventus, a Soulè e Barrenechea del Frosinone, augurando che Leao, fin qui deludente, diventi trascinatore».
La Nazionale riuscirà a ripetersi a Euro 2024?
«Non sarà facile perché le altre big sono più avanti nel lavoro di un anno rispetto a Spalletti che invece avrà un mese, prima dell’Europeo, per plasmare la sua Nazionale sul modello del Napoli. Sono convinto che Luciano ci riuscirà».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto