Basket, la Ueb Cividale si impone sulla Carpegna Pesaro per 97-86

Cividale conquista le Final four di Coppa Italia per la prima volta nella sua storia, trascinata da Lucio Redivo

Gabriele Foschiatti

Al PalaGesteco si è scritta la storia. Al termine di una delle gare più belle della stagione, la Ueb Cividale si impone sulla Carpegna Pesaro per 97-86 e conquista le Final four di Coppa Italia per la prima volta nella sua storia, trascinata da Lucio Redivo. El Sindaco ha superato il proprio record di punti in maglia gialloblù (38 punti, con il 52% dal campo), stravincendo il duello a distanza con Khalil Ahmad.

 

Senza Marangon e Miani, Pillastrini schiera ancora Piccionne in quintetto al fianco di Redivo e Rota, con Ferrari e Dell’Agnello da lunghi. L’avvio è frizzante. Ferrari apre le danze con una finta per far volare King e appoggiare al vetro; la risposta è di Maretto (8 punti nel quarto), in un duello tra giovani promesse. Cividale si porta fino al 14-7 con due triple consecutive targate Redivo-Ferrari, ma dopo il timeout chiamato da coach Leka la Vuelle rimonta con un parziale di 13-0 sulle ali di King, il primo a raggiungere la doppia cifra. Mastellari chiude la fuga con una tripla, nel finale si accende Ahmad con una clamorosa schiacciata sull’alzata di Imbrò. Dell’Agnello riduce il gap lottando sotto canestro per il 21-27 su cui si chiude il primo quarto.

 

Tornati sul parquet il PalaGesteco protesta vivacemente per 2 falli in attacco fischiati contro la Ueb. Poco male: Redivo si infiamma e segna 7 punti in un amen, impattando il 30 pari con un canestro in equilibrio precario su una gamba. Normale amministrazione. A 6’50’’ dalla fine Pillastrini sceglie un quintetto inedito con quattro piccoli, con Lamb da 3, Mastellari da 4 e Dell’Agnello come unico lungo, complici la prova incolore di Berti e i 3 falli che gravano su Ferrari. Pesaro non riesce ad approfittare del vantaggio fisico e quando la schiacciata di King si ferma sul ferro la Gesteco riprende coraggio: parziale di 12-4, coronato da una furbata di Lamb che lucra 3 liberi sulla sirena. Si va a riposo sul 52-47.

 

Il newyorkese si prende di prepotenza l’avvio del terzo riposo, realizzando 9 punti in fila rispondendo per le rime a Bucarelli. Il crescendo di Ahmad (8 punti nel periodo, solo 10 nell’intero primo tempo) non basta: Redivo segna due canestri impossibili dalla media e tiene i suoi avanti. A 1’ dalla fine Berti rischia di combinarla grossa, rimediando un fallo antisportivo in maniera ingenua: è il suo quarto fallo. Pesaro ne approfitta e torna a -3 inchiodando una schiacciata su alzata di Imbrò direttamente dalla rimessa che vale il 74-71.

 

Si decide tutto nell’ultimo quarto. In avvio, Dell’Agnello piazza una tripla pesantissima – la prima dopo 4 partite a secco – a coronamento di una prestazione di grandissimo sacrificio. Ahmad non si perde d’animo e inchioda una schiacciata clamorosa sul malcapitato Mastellari. Pesaro costruisce bene, ma fatica dall’arco (3/15) e Cividale non si lascia sfuggire l’occasione per dare la spallata decisiva. Ferrari strappa un rimbalzo offensivo, si scrolla di dosso due avversari e realizza l’87-79, poi Redivo chiude i conti con l’ennesima tripla (5/14 dall’arco). Nel finale, nervi tesissimi per Ahmad, che spinge via Ferrari dopo una grande stoppata (non valida) su King. La partita però è già finita. Citando allora uno striscione esposto a fine gara: «La favola è diventata realtà». Adesso in Coppa la prima avversaria dei ducali sarà la capolista Rimini.

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