Balotelli, salta la convocazione con la Nazionale: «Nella sosta torno a Lignano»

Dichiarazione d’amore del bomber alla località friulana, con un arrivederci a breve. A questo punto è chiaro che il ct Mancini gli ha anticipato una nuova esclusione

«Lignano è bella, qui mi trovo bene e tornerò certamente presto. Credo alla fine del mese di agosto. A Sabbiadoro ho alcuni amici».

Mario Balotelli ha salutato domenica mattina la compagnia dell’Hotel Falcone di Lignano, ormai sede abituale dei suoi “ritiri” sulla riviera friulana. Le sue parole sono state raccolte da Antonio Falzarano, titolare dell’Hotel Falcone, che per Supermario ha già pronta una camera.

Arrivederci alla prima sosta del campionato, insomma, con le parole dell’attaccante che a questo punto svelano una seconda verità: Balotelli a Lignano in quel periodo significa che l’ex Inter e Milan è già certo di una sua non convocazione da parte del ct azzurro Roberto Mancini in vista del doppio appuntamento con le qualificazioni europee che vedrà l’Italia (a caccia del primo posto nel girone) affrontare giovedì 5 settembre, in trasferta, l’Armenia, e domenica 8 settembre, sempre fuori casa, con la Finlandia.



Un’esclusione, se così si può chiamare visto che Mancini ha da tempo rinunciato al suo (ex?) pupill, del resto annunciata considerando che Balotelli è palesemente a corto di preparazione, anche se ha seguito un programma personalizzato quest’estate.

Balotelli arriva a Lignano e parcheggia la Ferrari sulla spiaggia per evitare i fan
L'auto di Balotelli parcheggiata in spiaggia: in molti hanno fotografato la vistosa Ferrari di Super Mario


Supermario ha scelto Lignano come meta di una breve vacanza per il terzo anno consecutivo, rinverdendo i fasti di una località che negli ultimi 10-15 anni ha sempre attirato sportivi. Prima di andare all’estero, infatti, la località balneare friulana era una seconda casa anche per il cileno Alexis Sanchez, quel “Nino Maravilla” che è ormai a un passo dall’Inter, che adorava palleggiare con i bambini sulla spiaggia di Pineta.

Come lui anche Paloschi, Pinzi, Pereyra, Di Natale, tantissimi calciatori che avevano scelto (e continuano a farlo) Lignano come meta per le loro vacanze. Per non parlare degli atleti giamaicani dell’atletica, che però in regione ci vengono per sudare e allenarsi.

Nei giorni scorsi, in visita al club Mvp Track and Field all’Hotel Fra i Pini di Pineta, c’era l’ex primatista mondiale Asafa Powell, da sempre legato alla famiglia Vaccari. Balotelli, invece, rientra nella tipologia del turista mordi e fuggi, quello delle vacanze che durano 3 o al massimo 4 giorni. Lignano gli porta anche fortuna, poiché proprio mentre lasciava nel parco macchine la sua Mercedes, venerdì scorso, il presidente del Brescia, Cellino, e il procuratore Raiola si incontravano per fissare i termini dell’accordo che legherà per tre anni Balotelli a Brescia, la sua città.

Un legame spaciale quello dell’attaccante con la famiglia Falzarano, l’Hotel Falcone e Lignano. E, dopo qualche “balotellata” nel 2017 e nel 2018 (celebre il fuoriprogramma della vettura parcheggiata sulla spiaggia) la città di Lignano tifa per lui. Vuole Balotelli in azzurro. Anche per l’Europeo 2020 (il primo a vedere la fase finale non disputarsi in una singola nazione), con finale a Londra e partita inaugurale all’Olimpico di Roma. —


 

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