Il confronto tra i candidati sindaco a Gemona: divisi su casa di riposo, sanità e centro storico
Il dibattito tra Revelant e Venturini nella sede dell’associazione Borc di Plovie in via Piovega

C’è il rispetto reciproco fra i candidati a sindaco di Gemona Roberto Revelant e Sandro Venturini, ma le idee sul futuro della cittadina sono diverse. È quanto emerso ieri sera nel confronto fra i due candidati promosso dal Messaggero Veneto, svoltosi nella sede dell’associazione Borc di Plovie in via Piovega dove la giornalista Anna Buttazzoni ha moderato il dibattito fra Revelant e Venturini di fronte a un nutrito pubblico di gemonesi.
Il confronto parte proprio da una stretta di mano fra i due contendenti e fin dalla prima domanda sul perché della propria candidatura, i modi di porsi sono diversi: «Per passione – dice Venturini –, per l’idea di mettersi a disposizione, il nostro è volontariato perché nessuno diventa ricco facendo l’amministratore. Il rammarico è non essere riuscito a coinvolgere i giovani nella nostra lista». «Perché vogliamo terminare quanto abbiamo avviato – dice Revelant –: 5 anni fa abbiamo iniziato un programma a medio e lungo termine. Io invece sono contento di avere nella mia lista giovani con competenze, che è una garanzia da mettere a disposizione dell’amministrazione pubblica».
E poi il grande nodo della sanità. Revelant ricorda l’appalto da 3,8 milioni appena affidato per gli interventi all’ospedale ed è sicuro della bontà del progetto del centro di riabilitazione cardiologica che si vuole avviare: «Solo specializzandosi – dice Revelant – si attirano i professionisti che sono attratti da centri che hanno numeri. Noi ovviamente pretenderemo che le urgenze siano seguite: ci sono stati dei problemi, penso a quando è mancata la guardia medica, problemi che poi non si sono riproposti quando da agosto è stata assegnata». Venturini è più critico: «La riabilitazione cardiologica la vedo difficile con la mancanza del personale. Cardiologi e radiologi se ne sono andati dall’ospedale di Tolmezzo. Il problema oggi è la disaffezione verso il pubblico ma noi crediamo che la sanità deve essere pubblica, non privata».
Sul fronte dei servizi, a distinguerli è per esempio la gestione delle case di riposo: «Sono strutture – dice Venturini – in cui si rischia di lasciare i propri anziani e dimenticarli. Noi crediamo vada sviluppato il co-housing e vorremo farlo in via Altaneto dove c’era l’ex ospizio. Nel centro cittadino gli anziani possono muoversi avere i loro spazi. Abbiamo molti anziani oggi soli in grandi case gestiti dalle badanti». «La casa di riposo – dice Revelant – va rivista anche in collaborazione con i Comuni vicini: la nostra avrebbe bisogno di 120 utenti per stare in piedi economicamente. Anche noi pensiamo al co-housing ma vogliamo farlo nell’area di Piovega perché in centro non sarebbe comodo per i più anziani».
Cambiando tema e arrivando al centro storico, le idee continuano ad essere diverse. Venturini non lo chiama centro storico ma “città alta”: «Dobbiamo immaginarlo come il nostro bel salotto e noi gemonesi dobbiamo essere i primi a frequentarlo. Bisogna riprogrammare tutto: la viabilità, ma messa in rete del patrimonio e poi la mobilità la pedonalizzazione di via Bini». Sulla pedonalizzazione Revelant è d’accordo, anzi, la sua amministrazione ha già fatto delle sperimentazioni ma il suo ragionamento è diverso: «Noi abbiamo lavorato – dice – per fare in modo che determinati palazzi come l’ex agenzia delle entrate, acquistato dall’azienda sanitaria, e palazzo Scarpa-Fantoni, acquistato da noi, saranno riutilizzati. Ciò permetterà la presenza di lavoratori dell’azienda e studenti. Interverremo anche per fare in modo che vengano riaperti i locali storici come il Duomo e Al Feralut: qualcosa si sta già muovendo»
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Sulla cultura entrambi parlano della messa in rete, anzi Revelant ricorda di aver ricevuto i fondi per il polo museale, e Venturini propone di coinvolgere le scuole e il paese per un progetto che crei la memoria del terremoto. Revelant deciderà il suo vicesindaco in base ai risultati elettorali, Venturini spera sia donna. In chiusura Revelant chiede il voto ai gemonesi per terminare quanto avviato e per la sua squadra. Venturini lo chiede ricordando il calo demografico e impegnandosi con la sua squadra a invertire la rotta che negli anni sta facendo perdere residenti alla cittadina.
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