Stand-by sulle gare per le concessioni balneari: la Regione convoca i Comuni costieri

Venerdì 13 settembre vertice a Trieste in attesa della pubblicazione del decreto. Lignano e Grado valutano la sospensione della procedura

Christian Seu
Ombrelloni aperti negli stabilimenti di Lignano Sabbiadoro
Ombrelloni aperti negli stabilimenti di Lignano Sabbiadoro

Manca ancora la firma del presidente della Repubblica sul decreto legge di riforma delle concessioni balneari, approvato in Consiglio dei ministri mercoledì 4 settembre.

Un lasso di tempo durante il quale i contatti tra Regione, Comuni e gestori degli stabilimenti del Friuli Venezia Giulia si sono susseguiti febbrilmente, alla ricerca di una soluzione che consenta di allineare i bandi già pubblicati (a Lignano) e quelli in via di pubblicazione (a Grado), ma pure le linee guida approvate dalla Regione lo scorso giugno.

La sensazione è che, in attesa della pubblicazione del provvedimento in Gazzetta ufficiale, che prevede la proroga delle concessioni fino al 2027, si vada verso la sospensione degli iter già avviati.

Venerdì 13 settembre a Trieste l’assessore regionale al Patrimonio, Sebastiano Callari, incontrerà i sindaci delle località costiere, da Muggia a Lignano, per individuare un percorso comune.

«In linea di massima qualcosa dovremo fare – anticipa l’esponente della giunta Fedriga –. Non possiamo tirare dritto ignorando i contenuti del decreto perché ci esporremmo concretamente al rischio di ricorsi e contenziosi giudiziari. L’auspicio è di riuscire a trovare una quadra che permetta a tutti i Comuni di andare nella stessa direzione».

Lo stop forzato potrebbe essere l’occasione, secondo Callari, «per rivedere il Pud, il Piano di utilizzazione del demanio marittimo, aggiornato l’ultima volta nel 2007, addirittura prima del recepimento della direttiva Bolkestein». Se ne riparlerà.

L’urgenza è invece rappresentata dalle concessioni già messe a bando in regione, Lignano in testa: il Comune friulano ha pubblicato il 21 agosto la procedura, che dovrebbe scadere fino al 7 ottobre. Dovrebbe, considerato il contesto.

La mattina di martedì 10 settembre a Lignano il sindaco Laura Giorgi, accompagnata dal vice Manuel Massimiliano La Placa, ha incontrato il presidente della Lisagest, Emanuele Rodeano, e Michele Battiston, presidente del consorzio Spiaggia Viva, proprio per raccogliere le istanze degli operatori.

«È stato un confronto sereno, abbiamo spiegato quali punti del bando secondo noi possono essere migliorati in caso di revoca o sospensione».

Anche a Grado fervono le riunioni: martedì 10 il sindaco Giuseppe Corbatto ha riunito la giunta e i dirigenti comunali proprio per fare il punto sulla questione delle concessioni.

Il municipio dell’Isola d’oro non ha ancora pubblicato i bandi, ma ha già raccolto le manifestazioni d’interesse (sei quelle formalizzate) e si preparava ad avviare la gara.

«Attendiamo la linea della Regione e la pubblicazione del decreto – spiega il primo cittadino –. In linea di massima potremmo anche adeguare i nostri bandi alle norme del dl, ma vedremo come agire».

La Uil regionale intanto invita la Regione a evitare il dietrofront: «Il Friuli Venezia Giulia si è mosso autonomamente e ha ordinato ai Comuni di mettere a gara le concessioni, con le dovute tutele per i concessionari uscenti – indica il segretario generale Matteo Zorn –. Ora, non vorremmo che la Regione si rimangiasse quella “certezza” che ha saputo ritagliare alle proprie imprese e lavoratori, ributtandoli nel gioco di una norma nazionale tarata per fare nuovamente saltare le gare, considerata la scadenza del 2027».

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