Sciopero generale Cgil, a Udine circa 2 mila persone al corteo: «Fisco, salari e sanità: serve un cambio di rotta»

La manifestazione della sezione regionale del sindacato per protestare contro la manovra del governo. Il segretario Piga: «Il governo aumenta le tasse e taglia lo stato sociale»

La manifestazione a Udine
La manifestazione a Udine

Scioperano per un'agenda sociale diversa che risponda ai problemi delle persone: i salari, i contratti, la sicurezza sul lavoro, le pensioni, la salute, l'istruzione. E per questo è in corso un corteo al quale hanno partecipato circa 2 mila persone, secondo gli organizzatori, radunati in piazza Venerio sotto la guida della Cgil per chiedere un potenziamento dei servizi e quindi «un cambio di rotta alla politica nazionale». Presenti anche rappresentanze anche di partiti, associazioni e comitati territoriali per la difesa della sanità pubblica

Sciopero generale, a Udine il corteo della Cgil: "Servono risposte strutturali"

Michele Piga, segretario generale Fvg della Cgil, dal palco ha parlato di «una finanziaria che non dà risposte alla salute a una società che sta invecchiando», di un «Governo che procede in una direzione sbagliata verso austerità e riarmo. A pagare dazio è chi ogni giorno suda per il salario. Il popolo ha dato un'adeguata risposta anche qui da Udine come dalle piazze nelle altre città d'Italia».

I manifestanti lamentano una politica che guarda «solo attraverso economie di guerra 25 miliardi in tre anni attraverso austerity». Piga ha sottolineato che "hanno aumentato tasse a lavoratrici e pensionati. La presidente del consiglio Meloni non vuole la patrimoniale per i ricchi ma non la applica agli evasori fiscali. Aumenta le tasse, taglia lo stato sociale, la sanità è scuola. Abbiamo bisogno di più medici e infermieri e non soldati. Vogliono portarci a 70 anni per la pensione ma la crisi demografica va contrastata con risposte strutture non con la richiesta dalle donne di stare a casa e fare figli».

«Quella verso cui ci porta questo Governo è una strada che da un lato riduce le libertà e il diritto di manifestare, dall’altro rende più poveri i giovani per mancanza di risposte sul lavoro e sulle politiche industriali», ha detto dal palco Michele Azzola, responsabile del dipartimento politiche industriali della Cgil nazionale.

La manifestazione si è conclusa alle 12.30, circa un’ora e mezza dopo l’arrivo in piazza Venerio del corteo, che era partito da via Anton Lazzaro Moro poco dopo le 10, per poi percorrere il centro e raggiungere la sua destinazione finale attraverso via Sarpi, piazza San Giacomo, piazza XX Settembre e via Savorgnana.

Gli interventi sul palco hanno subito uno stop di una ventina di minuti a causa di un malore di un manifestante, un pensionato proveniente dalla provincia di Gorizia, le cui condizioni di salute hanno richiesto l’intervento di un’ambulanza e il ricovero in ospedale

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