Due ospiti rarissimi alla riserva del Cornino: avvistati un avvoltoio monaco e un capovaccaio
I due esemplari sono stati inquadrati dalle telecamere. Il primo è arrivato dalla Francia, mentre il secondo non aveva marchiature

Nuove entusiasmanti sorprese nella Riserva naturale regionale del lago di Cornino, che in questo periodo di forti spostamenti per i grandi veleggiatori del cielo attira specie rare da altri areali. Le telecamere del sito protetto hanno appena inquadrato un maestoso esemplare di avvoltoio monaco, mentre si stava alimentando insieme a circa 200 grifoni, e un capovaccaio subadulto: in Italia la specie è presente con appena una decina di coppie.
La distanza dai luoghi di nidificazione e il fatto che il Friuli Venezia Giulia non rappresenti una zona tradizionalmente frequentata da questi rapaci rendono la loro presenza a Cornino un fatto straordinario, che «equipara il progetto di conservazione in atto nella nostra Riserva - commenta il direttore scientifico della stessa, Fulvio Genero - ai più importanti attivati in Europa».
«Evidentemente - aggiunge - la colonia di grifoni esercita una forte attrazione su una vasta area, attirando anche altri avvoltoi. Quasi ogni anno qualche avvoltoio monaco, specie estinta in Italia e molto rara in Europa, arriva a Cornino. Dall’inizio del progetto di salvaguardia del grifone sono una quindicina le osservazioni registrate (due risalgono all'8 febbraio scorso): circa la metà degli esemplari giunti fin qui erano marcati, circostanza che ha permesso di capire che provenivano da Francia e Bulgaria. Quello appena osservato aveva un anello bianco in plastica con la sigla KEH: è nato in Provenza nel 2024. In Francia - precisa il direttore scientifico - la specie è stata reintrodotta a partire dagli anni Novanta sul Massiccio Centrale e in due siti in Provenza e attualmente la popolazione è in aumento, con oltre 50 coppie. Ulteriori reintroduzioni sono in corso in Bulgaria, Portogallo e Spagna. In Italia sono in fase di studio progetti per reinserire l'avvoltoio monaco Abruzzo e in Sardegna».
Il capovaccaio, l'avvoltoio attualmente più a rischio in Europa, era invece privo di marcature. A Cornino è già stato osservato oltre 20 volte, ma solo due individui erano marcati (arrivavano dalla Francia e dalla Spagna): sull'origine e sugli spostamenti degli altri non ci sono dunque certezze.
Forte entusiasmo per i nuovi arrivi viene espresso dal presidente della Coop Pavees (che gestisce il sito naturalistico protetto) Luca Sicuro e dal vicesindaco di Forgaria con delega alla Riserva Luigino Ingrassi: «L'ennesima dimostrazione - dichiara quest'ultimo - del grande valore scientifico del Progetto Grifone, che ha reso Cornino un punto di riferimento su scala internazionale».
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