Inquinamento e cambiamenti dell’habitat, ora è una specie a rischio: workshop sul gambero di fiume
Appuntamento con “Conservazione del Gambero di fiume nell’area trasfrontaliera di progetto” in programma giovedì 19 giugno 2025, a partire dalle 10 all’acquario di Ariis di Rivignano. Il progetto per la tutela e il miglioramento delle popolazioni nell’area transfrontaliera italo-slovena vede coinvolta l’Università degli Studi di Trieste (Dipartimento di Scienze della vita)

Non solo una specie molto sensibile a fattori inquinanti e cambiamenti idrologici, ma anche una specie classificata “a rischio” a causa del degrado degli habitat e degli effetti negativi creati dal suo omologo alloctono, il Gambero rosso della Louisiana.
Sarà dedicato al Gambero di fiume (Austropotamobius pallipes) l’appuntamento “Conservazione del Gambero di fiume nell’area trasfrontaliera di progetto” in programma giovedì 19 giugno 2025, a partire dalle 10 all’acquario di Ariis di Rivignano. Il workshop - organizzato dal Servizio Caccia e risorse ittiche della Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche - svelerà ai portatori d’interesse dati, analisi e strategie per la conservazione della specie.

Progetto Pallipes
L’evento rientra nel progetto “Pallipes - Il Gambero di fiume (A. pallipes) nell’area tra Italia e Slovenia: sentinella dell’ecosistema” avviato all’interno del programma Interreg VI-A Italia-Slovenia. Lo scopo dell’iniziativa è sostenere la tutela e il miglioramento delle popolazioni di questa specie nell’area transfrontaliera italo-slovena e vede coinvolti come partner principali il Park Škocjanske jame (Slovenia), l’Università degli Studi di Trieste (Dipartimento di Scienze della vita), la municipalizzata Komunala Ilirska Bistrica d.o.o. (Slovenia) e la Regione Fvg (Servizio Caccia e risorse ittiche).
Le peculiarità
Il Gambero di fiume è tutelato ai sensi della Direttiva 92/43/CEE Habitat, della Convenzione di Berna ed è inserito dal 2010 nella Lista rossa dall’International Union for Conservation of Nature and Natural Resources (IUCN), dove è classificato come specie “in pericolo”. La sua sopravvivenza è minacciata a causa della presenza del Gambero rosso della Louisiana (Procambrus clarkii) che supera in aggressività il nostro crostaceo d’acqua dolce e ne ruba le migliori aree per la riproduzione e l’alimentazione. Ma non c’è solo la minaccia “aliena”. Pure i recenti effetti dei cambiamenti climatici, identificabili in scarsità idrica e siccità in estate e inverno, determinano un forte impatto negativo.
Le mosse del Fvg
Al fine di raggiungere l’obiettivo generale del progetto Pallipes, in Friuli Venezia Giulia è stata intensificata e resa più diffusa l’attività di monitoraggio nelle acque interne regionali, anche per mezzo di specifici interventi di eradicazione del suo noto antagonista. Più in generale, lo sforzo dell’Amministrazione regionale si unisce a quello degli altri partner di progetto per migliorare lo stato di conservazione del patrimonio naturalistico ed ambientale delle acque interne nell’area italo-slovena.
Il programma
Al workshop forniranno i loro contributi conoscitivi Chiara Manfrin (Università di Trieste), che affronterà il tema delle “minacce aliene” e delle speranze di conservazione del Gambero di fiume in Fvg, Minja Kristić (Parco grotte di S. Canziano), chiamata a trattare la questione dal punto di vesta sloveno, Federica Fonda (Università di Trieste) che presenterà i modelli di distribuzione della specie, e Giulio Bolognini (Etpi), per l’illustrazione degli strumenti e dei metodi di cattura per il monitoraggio dei gamberi. La giornata si concluderà con una passeggiata naturalistica alle risorgive di Flambro (guidati da Lucio Taverna del Servizio biodiversità).
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