Assestamento d’autunno, via libera a 277 milioni in Fvg: «Regione solida»

Alla sanità vanno 92 milioni, altri 80 alle imprese. Pd e Patto scelgono il voto di astensione. Le novità e il dibattito

Valeria Pace
Un momento dei lavori dell'Aula
Un momento dei lavori dell'Aula

Via libera alla mini-manovra di assestamento autunnale, che mette sul piatto 277 milioni per spese da finanziare entro fine anno.

Il Consiglio regionale approva: contrari solo i tre membri del Gruppo misto (Furio Honsell di Open, Rosaria Capozzi del M5s e Serena Pellegrino di Avs), favorevole la maggioranza di centrodestra e astenuti il Partito democratico e il Patto per l’autonomia.

Una posizione, questa, che l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli reputa «di responsabilità» e che «attesta il valore della manovra a vantaggio della crescita del nostro territorio». Zilli aggiunge: «Siamo una Regione solida, in grado di finanziare tutti i settori strategici, abbinando lo sviluppo economico ai servizi a vantaggio della comunità».

Le macrovoci

Tra storni di milioni e risorse fresche la piccola manovra d’autunno porta comunque diverse novità. Tra queste, 80 milioni assegnati ai fondi di rotazione per le imprese e aziende agricole, 92 milioni alla Salute, per la programmazione del 2026.

Poi ancora 23 milioni per l’edilizia scolastica, 18 per la viabilità, 9 per rimpinguare il bando ristrutturazioni, 10 per il restauro del monastero di Santa Maria in Valle a Cividale, 6 per la nuova sede della centrale unica Sores, 4 di ristoro ai Comuni per il minor gettito derivante dal taglio dell’Ilia sulle seconde case, 4,5 per spese impreviste nel progetto di Porto Vecchio a Trieste. Arrivano anche oltre 4 milioni per l’abbattimento delle rette dei nidi e 2 milioni per la Dote scuola.

Il dibattito

Al netto di alcune polemiche, con passaggi che ritornano da precedenti discussioni – dalla discriminazione di Udine, ai fondi messi senza programmazione per Porto Vecchio –, stavolta non c’è dura opposizione da Pd e Patto agli stanziamenti della giunta.

È notevole il fatto che vengono promossi anche dalle opposizioni i provvedimenti riguardanti la Salute di Riccardo Riccardi. I dem votano sì al recepimento in assestamento-bis dell’accordo con i medici di medicina generale che disciplina il loro impegno nelle Case della comunità, nonché la riduzione del tetto massimo degli assistiti per medici di base e pediatri in gravidanza, nei primi tre anni di vita del figlio o caregiver, e si astengono sull’articolo nel suo complesso.

A sollevare criticità su questo punto è solo Laura Fasiolo (Pd) che evidenzia le disparità a cui saranno sottoposti i giovani, gli unici obbligati a prestare servizio nelle Case.

Curioso il battibecco tra Pellegrino e il presidente Massimiliano Fedriga sul rimborso del costo dei parcheggi in missione per governatore e assessori, che l’esponente di Avs aveva proposto di abrogare con un emendamento ad hoc.

Gli emendamenti

Tra gli emendamenti di maggioranza, che valgono globalmente 10 milioni, molti piccoli stanziamenti riguardano, come ormai è prassi, finanziamenti alle Pro Loco, alle sedi degli Alpini e altri in favore di Promoturismo.

Tra i più consistenti si segnalano quello di Markus Maurmair (FdI) da 660 mila euro per i Comuni per sostenere iniziative per il Natale, e quello da 420 mila euro di Michele Lobianco (Fi) e sottoscritto dai colleghi di gruppo, che finanzia l’Irccs Burlo Garofolo per garantire cure e apparecchi ortodontici dei bambini di tutta la regione che provengono da contesti disagiati.

Per quanto riguarda la Lega, spiccano i 300 mila euro di Giuseppe Ghersinich per le aule e laboratori nelle fattorie sociali e i 200 mila euro di Elia Miani per la legge sulle associazioni d’arma, il cui bando dovrebbe uscire a breve. Per la lista Fedriga presidente, invece, ci sono diversi interventi volti allo scorrimento di graduatorie esistenti.

Nessun emendamento del Pd viene accolto, e il dem Andrea Carli commenta: «Ancora una volta registriamo la chiusura totale della giunta e del centrodestra».

Per il Patto Enrico Bullian incassa un finanziamento da 15 mila euro per una pubblicazione sulla Gorizia ebraica.

Ma Bullian polemizza invece sullo scorrimento della graduatoria per l’acquisto di macchinari e strumenti per i piccoli Comuni sotto i 10 mila abitanti. Prova a stanziare 4 milioni, sottolineando che l’assessore Amirante aveva scritto ai sindaci promettendo che avrebbe messo sufficienti risorse per scorrere le graduatorie, senza tenervi fede. Due emendamenti su questo punto di Igor Treleani (FdI) da 120 mila euro e uno di Elia Miani (Lega) da 80 mila euro passano, quello di Bullian no.

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