Libri, quadri e antiche lettere rubati alla Chiesa: i carabinieri li restituiscono all'arcivescovo di Udine

Tra gli oggetti rinvenuti sorvegliando le aste su Internet anche un’epistola del 1842, indirizzata all’Ordinariato vescovile del capoluogo friulano, che un appassionato collezionista triestino stava tentando di vendere

L'epistola del 1842 indirizzata all’Ordinariato vescovile di Udine, sequestrata a un collezionista triestino
L'epistola del 1842 indirizzata all’Ordinariato vescovile di Udine, sequestrata a un collezionista triestino

Centinaia di beni archivistici, un libro del 1902 e due dipinti antichi, tutti fuoriusciti in maniera illecita dalla proprietà ecclesiastica e la cui vendita era stata rintracciata, in diverse circostanze temporali, sui canali di vendita online, sono stati consegnati dai carabinieri del Nucleo Tutela del patrimonio culturale di Udine all’arcivescovo Riccardo Lamba.

Uno dei quadri sequestrati dai carabinieri
Uno dei quadri sequestrati dai carabinieri

Il recupero dei beni è stato determinato da una costante attività di monitoraggio del web da parte del Nucleo Tpc di Udine, da indagini avviate tra il 2024 e il 2025 e coordinate dalle Procure della Repubblica di Udine e Trieste. In particolar modo, un’epistola del 1842, indirizzata all’Ordinariato vescovile di Udine, è stata rinvenuta nella disponibilità di un appassionato collezionista triestino dopo che lo stesso aveva messo in vendita su Facebook numerosi documenti manoscritti di pregio.

 

Due dipinti, un olio su tela raffigurante “il matrimonio mistico di Santa Caterina” e un piccolo olio su tavoletta a tema mariano, sono stati recuperati a seguito del decesso di un cittadino di Pozzuolo che, nel corso della vita, aveva accumulato nella propria dimora, in maniera irregolare, un’ingente quantità di beni. Un’ulteriore attività ha permesso di recuperare oltre 530 documenti archivistici di grande valore storico, risalenti al periodo compreso tra il XVIII e il XX secolo.

 

L’attività dei carabinieri Tpc a beneficio dell’arcidiocesi e dei beni culturali di natura ecclesiastica, evidenziano la vicinanza dell’Arma nei confronti di un patrimonio che, oltre ad avere una definizione giuridica e una tutela specifica, assume anche tratti devozionali o valore storico-documentale.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto