Gimbe sui numeri della pandemia in Fvg, contestato lo studio: «Soldi pubblici, faremo esposto»

Le opposizioni all’attacco: il report è costato alla Regione 103mila 700 euro, Iva compresa

Marco Ballico

Andrea Ussai è stato il primo a contestare la lettura della maggioranza sul rapporto Covid 19 commissionato a Gimbe dall’Arcs, l’Azienda regionale di Coordinamento per la salute. Documento in cui la Regione emerge per l’attività di screening.

«Fedriga e Riccardi, come sempre, sottolineano solo i dati che piacciono a loro», la sintesi del consigliere regionale M5S. Ma quell’indagine porta con sé anche un costo per le casse della Regione: 103mila 700 euro, Iva compresa. E Ussai, precisando che si tratta di un’iniziativa personale, va all’attacco anche sul fronte economico, anticipando un esposto alla Corte dei conti e al Corecom.

«Nell'immediata prossimità delle elezioni – dichiara –, l'ultimo giorno in cui era ancora possibile la comunicazione istituzionale, il presidente Fedriga ha reso noto uno studio prodotto con l'uso di risorse pubbliche, esponendo solo gli aspetti positivi e sorvolando sulle criticità. Segnalerò quindi a Corecom e Corte dei conti il fatto, per verificare se si tratta di propaganda elettorale e di uso di risorse amministrative, dunque di tutti i contribuenti, a fini di parte».

Cita la magistratura contabile anche il coordinatore della segreteria regionale Pd Salvatore Spitaleri: «Credo si debba necessariamente valutare la congruità di quanto speso per uno studio che appare utile esclusivamente alla campagna elettorale del presidente. A me pare uno scandalo».

I dem sulla pagina Facebook riassumono le loro perplessità in alcune domande: «È da ritenersi congrua una spesa di oltre 100mila euro in questo momento? Perché non è stata coinvolta l’équipe del professor Barbone tante volte apparso nelle conferenze stampa del presidente Fedriga? Sono stati coinvolti i professionisti sanitari e in che modo? Quali gli esiti attesi di uno studio così rilevante economicamente al netto dell’occasione della campagna elettorale?».

A contestare l’iniziativa è anche Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto e candidato presidente del centrosinistra: «Quale bisogno ci sia di spendere così tanti soldi per analizzare dati già in possesso della Regione, le cui deficienze in materia di monitoraggio sanitario abbiamo più volte sottolineato, diventa palese nel momento in cui questo studio lautamente pagato viene rilasciato a un mese dalle elezioni».

E ancora, sul tema, la consigliera di Civica Fvg Simona Liguori: «C’era veramente bisogno di impiegare questa somma per fotografare una situazione che è stata drammatica per la nostra regione? Non era meglio spendere diversamente quei soldi in un momento in cui i cittadini sono spesso costretti a pagare di tasca propria la sanità?». «Sottolineare solo gli elementi positivi non rende onore a Fedriga – aggiunge Walter Zalukar del Polo liberale –. Studi come questo dovrebbero servire a por mano alle cose che non hanno funzionato: non è il campionato di calcio».

A replicare è Riccardi. «Quando Gimbe critica il centrodestra è un campione, se dice che lavora bene diventa uno che non capisce nulla», ironizza il vicepresidente.

Poi, nel merito: «Volevano forse la commissione d’inchiesta? I dati di un’organizzazione terza riconosciuta tra i maggiori esperti in Italia certificano l’accaduto. Rassicuro le opposizioni che il professor Barbone ha condiviso le metodologie, ovviamente senza entrare nelle elaborazioni delle informazioni che sono stati svolte nella più totale autonomia dal presidente di Gimbe Cartabellotta e dai suoi collaboratori. Se ne facciamo una ragione».

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