Funghi, aumentano i casi di intossicazione e la Regione chiede prudenza: il ruolo degli ispettorati micologici

La Direzione centrale Salute del Friuli Venezia Giulia, segnalando un incremento del numero di persone che si sono rivolte ai Pronto soccorso, invita i cittadini a rivolgersi sempre agli esperti delle Aziende sanitarie: un servizio gratuito a disposizione di tutti per il riconoscimento sicuro delle specie raccolte. E c’è una legge regionale da rispettare

L’autunno è la loro stagione. In coincidenza con la ripresa della raccolta dei funghi, la Direzione centrale Salute del Friuli Venezia Giulia lancia un appello alla prudenza alla cittadinanza, anche alla luce dei dati che, nelle ultime settimane, hanno evidenziato un aumento del numero di persone che si sono rivolte ai Pronto soccorso regionali con sintomi di intossicazione.

In particolare la Direzione centrale Salute invita i cittadini a rivolgersi sempre agli ispettorati micologici delle Aziende sanitarie: un servizio gratuito a disposizione di tutti per il riconoscimento sicuro delle specie raccolte.

Gli esperti spiegano che i rischi maggiori derivano da errori di identificazione, spesso dovuti alla somiglianza tra specie commestibili e tossiche o alle naturali variazioni di colore e forma. Esempio frequente, il fungo dell’ulivo (Omphalotus olearius), velenoso, scambiato per i ben noti galletti o finferli (Cantharellus cibarius).

A ciò si aggiunge la scarsa consapevolezza delle corrette modalità di consumo: alcune specie edibili necessitano di lunghe cotture per eliminare le tossine, altre non possono essere mangiate crude. Anche la conservazione impropria può essere pericolosa: il trasporto in borse di nylon, ad esempio, è vietato perché favorisce la macerazione.



Le autorità sanitarie mettono inoltre in guardia dall’affidarsi a foto online, forum o app di riconoscimento, spesso causa di determinazioni errate e intossicazioni gravi.

Nel Friuli Venezia Giulia la raccolta dei funghi è regolata dalla Legge regionale 25/2017, che prevede un’autorizzazione (“patentino”) rilasciata dopo un esame presso gli Ispettorati Micologici. A supporto dei cittadini operano anche una ventina di gruppi micologici locali, riuniti nella Federazione regionale, che ogni anno organizza corsi di formazione e attività di sensibilizzazione.

L’invito della Regione è chiaro: non improvvisare e non rischiare. Prima di consumare i funghi raccolti, è sempre bene farli controllare da personale esperto.

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