Entro il 31 dicembre sarà obbligatorio per le imprese stipulare la polizza di assicurazione contro le calamità naturali

Le categorie economiche non si oppongono alla decisione del governo per la tutela di immobili e attrezzature contro danni ormai sempre più frequenti per il cambiamento climatico. La richiesta però è di avere più agevolazioni dallo Stato

Maurizio Cescon
I danni della grandinata a Mortegliano nelle aziende agricole del 2023
I danni della grandinata a Mortegliano nelle aziende agricole del 2023

Entro il 31 dicembre di quest’anno diventerà obbligatorio, per le imprese (individuali, di capitali, di persone) assicurare immobili, impianti, attrezzature industriali e commerciali contro le calamità naturali, quali terremoti, alluvioni, frane, inondazioni. E purtroppo, visto che questi fenomeni dovuti al cambiamento climatico sono sempre più frequenti, anche eventuali danni diventano più probabili, con le conseguenze che tutti abbiamo sotto gli occhi: fabbricati disastrati e ristori che arrivano con il contagocce molti mesi dopo gli eventi. Industriali, artigiani, commercianti, agricoltori del Friuli Venezia Giulia sono consapevoli che sia necessario tutelarsi, ma chiedono che le spese per le polizze non vengano caricate solo sulle spalle degli interessati.

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«Al di là degli obblighi di legge, per le imprese assicurarsi è un tema di buona gestione: significa evitare il rischio che in caso di evento avverso ci sia un problema di solvibilità - osserva Marco Bruseschi, presidente della Commissione Energia di Confindustria Udine e presidente del Cosef -. Per questo, prima ancora delle disposizioni normative sugli eventi catastrofali, molte imprese si erano già tutelate, in particolare quelle di maggiore dimensione. Bisogna però aggiungere che l’approccio della nuova polizza è stato piuttosto affrettato e quindi l’auspicio è che si arrivi a una definizione di uno schema di assicurazione obbligatoria che consenta di far funzionare un vero effetto di mutualità, tale da permettere di contenere i premi su questa assicurazione obbligatoria. Solo con premi sostenibili, infatti, il sistema potrà facilmente avvicinarsi all’assicurazione obbligatoria e comprendere che si tratta anche di un tema di convenienza economica».

«Prima di tutto c’è da capire effettivamente che intervento possa esserci per il calcolo del premio - spiega il direttore di Confagricoltura Fvg Umberto Daneluzzi - . Se tutti si assicurassero, si dovrebbero abbassare anche i costi delle polizze. Qui nel Nord Est siamo virtuosi, c’è un alto tasso di coperture, ma la frequenza degli eventi calamitosi tende a far aumentare i prezzi delle assicurazioni, serviranno regole ben precise. Il fatto che tutto ciò diventi un obbligo per alcuni è un limite. Se queste garanzie costassero meno diventerebbe un’occasione che tutti potrebbero sfruttare, come per l’Rc auto. Inoltre dovrebbero esserci ristori garantiti e tempi adeguati».

«Di questa partita non abbiamo ancora contezze - osserva il direttore di Coldiretti Fvg Cesare Magalini - , ci mancano un po’ di dettagli. Si rischia di gravare ulteriormente sui costi delle aziende associate che comunque hanno già assicurate le loro colture. Stiamo monitorando la situazione, per capire se le polizze saranno sostenute da contributi».

«Potrebbe essere un modo intelligente per dare una risposta all’esigenza di tutelarsi contro le calamità - afferma il presidente di Confartigianato Imprese Fvg Graziano Tilatti - , ma noi come categoria chiediamo che il costo delle varie polizze venga detratto dall’Imu o dalle imposte che si pagano ogni anno. Se devo pagare mille euro di Imu su un capannone, e l’assicurazione mi costa 800, io pago allo Stato solo la differenza, cioè 200 euro. Lo Stato comunque risparmierebbe, perchè non dovrebbe sborsare denaro in caso di alluvioni, grandine o quant’altro. Se la polizza poi diventa obbligatoria, la trattativa con le compagnie può farla il governo stesso, stabilendo parametri, massimali ed eventi che possono essere coperti. Sarebbe un vantaggio soprattutto per le piccole aziende che non hanno sufficienti capacità contrattuali per parlare con le assicurazioni. Gli eventi calamitosi sono quasi all’ordine del giorno, tutti dobbiamo avere una presa di coscienza e metterci d’accordo. Infine sottolineo la necessità di fare le manutenzioni ordinarie in modo costante, con un vero e proprio piano, che preveda anche le manutenzioni straordinarie». —

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