Ein Prosit 2025, il sapere nel calice: Udine diventa un campus del gusto

Masterclass e incontri da tutto il mondo: cinque giorni di degustazioni guidate tra vini leggendari, territori e contaminazioni. Un viaggio che unisce cultura, formazione e piacere

Ein Prosit 2025 mette il savoir-faire nel bicchiere e lo porta dentro i palazzi. Le degustazioni guidate sono il cuore “didattico” del festival: posti limitati, prenotazione online, cura editoriale di Maurizio Rusconi ed Enrico Ciroi. In cinque giorni Udine diventa un “campus” del gusto, con oltre 150 eventi che intrecciano cene, masterclass e incontri: un’edizione che parla a neofiti e appassiona

Format e luoghi

Le sessioni sono a pagamento e a numero chiuso: il posto si riserva sul sito di Ein Prosit. Quattro sedi nel centro storico fanno da “aule”: Casa Sagna-Palazzo Torriani, Fondazione Friuli, palazzo D’Aronco e Astoria Hotel Italia, così da muoversi tra un assaggio e l’altro. Il calendario alterna momenti di approfondimento e pomeriggi ad alto tasso di bottiglie iconiche, con un filo rosso che lega territori, vitigni e stili, guidati da firme autorevoli.

Maestri e verticali

Le degustazioni guidate sono palcoscenico di etichette “pietre miliari”. La Masterclass Fine Wine firmata Ciro Fontanesi schiera un quintetto che va da Castillo Ygay 2011 a Opus One 2021, fino a Corton Clos de Corton 2020, Échézeaux 2020 e Château d’Yquem 2021: un viaggio fra scuole enologiche e letture del tempo. Emilia Marinig conduce invece una verticale in magnum di Batar (Querciabella), dal 2022 al 2006, per misurare energia, cremosità e longevità di uno dei bianchi italiani più discussi. Armando Castagno accende i riflettori sul Sassonero di Ca’ Lustra alla prova del tempo con i suoi merlot dei Colli euganei (20106-2012), seminario che promette assaggi sorprendenti e riflessioni sul mercato. Non manca l’aura del Clos Rougeard, mito della Loira raccontato attraverso le bottiglie Saumur-Champigny Les Poyeux in cinque annate: finezza, complessità e numeri da studiare.

Atlante del Riesling

Con “Riesling e il tempo: i Maestri di Germania” Gianluca Castellano trasforma il bicchiere in geologia applicata: Nahe, Rheinhessen, Saar, Rheingau, Franken e Pfalz diventano capitoli che intrecciano suoli, annate e stili. In assaggio, tra gli altri, Quarzit 2015 di Peter Jakob Kühn, Kieselberg GG 2017 di Reichsrat von Buhl, Scharzhofberger 2015 di Egon Müller ed il Centgrafenberg GG 2018 di Rudolf Fürst. Una mappa mai provata prima al festival, per capire come il Riesling declini tempo e memoria in accenti tanto diversi quanto coerenti.

Oltre il vino

Il perimetro si allarga agli spiriti e alle “contaminazioni” consapevoli con i Laboratori dei sapori. Leonardo Pinto firma due percorsi: “Spirits nel mondo”, dall’Armagnac al Rhum Agricole passando per Cognac Delamain X.O., Morisco Spirits e un e Rum Nicaragua invecchiato 12 anni. Non mancano abbinamenti controintuitivi: “Ostriche e Sauternes. Tutta un’altra storia!” ribalta cliché sul dolce, mentre “IPA, Ipae, Iparum” ripercorre evoluzioni e sottostili della birra che più ha segnato l’epoca contemporanea.

Valpolicella, Carso, Friuli

Il viaggio prosegue tra icone e territori. Amarone e La Poja raccontano eleganza e contrasto in Valpolicella con la guida di Oscar Mazzoleni, mentre la Vitovska di Čotar in verticale porta “luce, sale e vento” del Carso in cinque annate. Il Merlot Vistorta ripercorre la memoria friulana dal 2018 al 1999, esempio cristallino di come progetto enologico e territorio dialoghino nel lungo periodo. In controluce, si leggono scelte stilistiche, manualità e vocazione che dimostrano cosa significhi davvero “interpretare” un vitigno.

Il costo

I prezzi sono su misura dell’esperienza: le masterclass “top” toccano i 250 euro (Fine Wine). Le verticali iconiche oscillano tra gli 80 (Gevrey-Chambertin) e i 60 euro (Clos des Papes). L’ingresso giornaliero a Casa Sagna costa 45 euro per tre giorni di banchi d’assaggio, dalle 10 alle 18. Non mancano anche formule più accessibili: il talk sulla grappa Nonino (da Cenerentola a regina dei cocktail) è a ingresso gratuito, mentre le degustazioni diffuse “Ambarabà” prevedono calici tra i 3,5 e 6,5 euro.

Come partecipare

La chiave è pianificare: i posti sono limitati e molti incontri vanno sold out rapidamente. Il consiglio è quello di prenotare in anticipo sul sito www.einprosit.org, scegliere un fil rouge (territorio, vitigno, annata) e organizzare gli spostamenti restando nella stessa sede quando possibile. Ein Prosit si svolgerà dal 15 al 20 ottobre e le degustazioni guidate sono un tassello di un mosaico molto più ampio, capace di mettere in relazione cultura, formazione e intrattenimento.

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