Ammissione a Medicina, in Fvg l’ultima chance per oltre 850 studenti
Mercoledì 10 dicembre, nelle università di Trieste e Udine, si presenteranno un centinaio di iscritti in meno rispetto al 20 novembre. Il maggior numero di adesioni all’esame di Fisica, seguito da Chimica e Biologia

Sono oltre 850 gli studenti che nella mattinata di mercoledì 10 dicembre affronteranno negli atenei di Trieste e Udine il secondo appello della prova di ingresso a Medicina e Odontoiatria dopo il semestre filtro introdotto da quest’anno accademico. Sono solo un centinaio, e circa il 10%, in meno rispetto al primo round del 20 novembre, quando gli iscritti furono 597 a Trieste e 367 a Udine, dove all’esame si presenteranno in totale 348 studenti (dato non fornito da UniTs). In numeri più alti li raccoglie la prova di fisica, seguita da chimica e biologia.
A riprova di quanto non sia stato soddisfacente il risultato del primo appello, che nei due atenei sembra essere stato in linea con quello nazionale (a Udine ha superato almeno una prova il 23%), aprendo degli interrogativi sulla possibilità di coprire tutti i 210 posti per Medicina disponibili a Trieste, dove si aggiungono i 40 di Odontoiatria, e i 163 per Medicina a Udine.

Alla vigilia del secondo appello, il rettore di UniUd, Angelo Montanari, si dice però fiducioso. «Gli studenti non vanno alla cieca, perché hanno visto com’è strutturato l’esame – spiega –, che sicuramente ha una tipologia inedita. C’è più esperienza, quindi, e sono fiducioso che i risultati saranno diversi».
Per tracciare un bilancio, e decidere se e quali misure correttive mettere in campo per fare in modo non rimangano posti liberi, «bisogna in ogni caso completare il percorso iniziato, valutare a fronte dell’esito definitivo».
La Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane, ha da parte sua già avviato una riflessione. «Intanto siamo impegnati a fare le cose nel miglior modo possibile – prosegue Montanari –. I corsi sono stati in presenza e stiamo cercando di fare in modo che i crediti conseguiti da chi non sarà selezionato a gennaio per medicina siano spendibili non solo nei corsi affini».
Ci vorrà qualche giorno per capire se la seconda prova replicherà, quanto a risultati, la prima, come spiega il coordinatore del corso di laurea in medicina di UniUd, Paolo Lanzetta. «Il timore che non tutti i posti, aumentati rispetto al passato, siano coperti certamente c’è», aggiunge.
L’esame a Udine avrà sempre come sede il polo scientifico dei Rizzi. «Le modalità di svolgimento saranno analoghe», rileva il professor Lanzetta, sottolineando lo sforzo organizzativo per l’università: «Il 20 novembre avevamo sei commissioni, ciascuna con otto-dieci componenti tra docenti e amministrativi».
All’Università di Trieste gli esami avranno sede sempre nelle aule dell’edificio H3 del campus di piazzale Europa. I candidati sono convocati a partire dalle 8.30 e l’accesso alle aule sarà consentito fino alle 10, mentre l’inizio, fissato a livello ministeriale, è previsto alle 11. Si partirà da Chimica per proseguire con Fisica e Biologia: 45 minuti per ogni prova con una pausa di 15 minuti tra una e l’altra. Una volta iniziata la sessione nessuno studente potrà lasciare l’aula prima della conclusione della terza prova, anche nel caso non sia iscritto a tutte le materie.
I risultati saranno resi noti entro il 23 dicembre sulla piattaforma Universitaly. UniTs sottolinea «che, come nel caso del primo appello, si impegna, in ottemperanza delle disposizioni, a garantire agli studenti lo svolgimento delle prove nelle migliori condizioni possibili».
L’ateneo precisa che «non rilascerà altre dichiarazioni, in attesa di comunicazioni ufficiali da parte del ministero circa i risultati definitivi delle prove selettive e delle procedure di ammissione ai corsi di laurea magistrale in medicina e odontoiatria».
Intanto l’Unione degli universitari, che ha raccolto adesioni all’iniziativa anche a livello regionale, ha annunciato di aver depositato il reclamo collettivo al Comitato europeo dei diritti sociali rispetto alle modalità di svolgimento della prima prova.
A monte il tema dei «costi e dei problemi logistici nel frequentare le lezioni, l’ansia accumulata in questi mesi e in vista dell’esame, il problema che mancassero delle simulazioni essendo il primo esame nel suo genere», come spiega Sara Merlin, referente di Udu nell’ateneo triestino e rappresentante degli studenti nel Consiglio di dipartimento di Scienze mediche chirurgiche e della salute. «Poi dopo l’esame il fatto siano state chieste nella parte di chimica cose di biochimica, prevista al secondo anno – aggiunge – e tanti si sono lamentati sulla disorganizzazione a livello nazionale: tutte le informazioni sono state date all’ultimo».
E i risultati della prima prova «sono stati inseriti in tempi diversi a seconda dell’università».
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