Campione e cittadino modello, Vicario: «Quella volta che sventai una rapina sul treno regionale»

Il portiere friulano ha raccontato un episodio che risale ai tempi in cui faceva la spola tra Udine e Fontanafredda: «C’era un uomo sui binari che chiedeva aiuto, noi abbiamo ritrovato il suo borsello rubato»

Vicario con la maglia della Nazionale
Vicario con la maglia della Nazionale

Portiere di livello internazionale e cittadino modello, fin da ragazzo, tanto da sventare un tentativo di rapina sulla ferrovia regionale. Guglielmo Vicario, si sa, è un ragazzo di quelli che nel mondo del calcio non se ne incontrano molti. L’ultima conferma, in ordine di tempo, arriva da un episodio che lui stesso ha raccontato durante un’intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio. Il fatto risale a una decina di anni fa, quando il giovane friulano quasi ogni giorno faceva la spola tra Udine, dove viveva, e Fontanafredda, dove giocava nella squadra locale. 

La rapina sventata

«Dopo ogni allenamento io e alcuni compagni per rientrare a Udine prendevamo il treno regionale delle 20.44 da Fontanafredda. Un giorno ci siamo accorti di una persona sulle rotaie che chiedeva aiuto. “Mi hanno derubato, gridava”. Io e i miei amici eravamo le uniche cinque persone presenti a quell’ora tarda». Anziché voltare lo sguardo dall’altra parte, Vicario e i compagni, allora poco più che adolescenti, decidono di intervenire.

«Era appena successo, ci siamo attivati e abbiamo ritrovato questo borsello che era stata appena lasciato dal ladro in fuga, e lo abbiamo restituito al proprietario. Poi abbiamo atteso che arrivasse la polizia e abbiamo sporto denuncia». 

Nel corso dell’intervista a Cronache di Spogliatoio, Vicario ha anche raccontato del percorso che lo portato a difendere i pali della nazionale e alzare un’Europa League da protagonista con la maglia del Tottenham. «Lo stadio Friuli è una meta che un po’ si rincorre nel mio percorso professionale: lì ho esordito con la maglia dell’Italia in una competizione ufficiale, adesso c’è questa opportunità di giocarmi lì un trofeo con il mio club (l’intervista risale alla vigilia della Supercoppa europea dello scorso 13 agosto, ndr) nello stadio in cui sono cresciuto come tifoso dell’Udinese, ai tempi dei preliminari di Champions League. Sono momenti che porto dentro con grande orgoglio, con grande friulanità».

Il legame con il Friuli

Un rapporto quello con il capoluogo friulano, che per Vicario non è mai stato intaccato da una carriera che lo ha portato lontano. «La mia famiglia e molti miei amici vivono lì. Quando ho la possibilità di trascorrere dei periodi a casa ne colgo l’opportunità: l’ho fatto anche quest’estate, in cui sono stato parecchio tempo tra Udine e Lignano. Mi piace frequentare i luoghi che, a livello emotivo, mi riportano a casa»

 

 

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