Tragedia del Natisone, l’operatore della Sores indagato fa richiesta di giudizio immediato
L’istanza è stata presentata martedì 17 giugno dall’avvocato Maurizio Miculan. Nell’ indagine, con l’accusa di omicidio colposo, sono coinvolte altre tre persone, vigili del fuoco che quel 31 maggio prestarono servizio nella Centrale operativa

L’operatore della Sores indagato per la morte dei tre ragazzi travolti dalle acque del Natisone il 31 maggio 2024, Michele Nonino, ha fatto richiesta per saltare l’udienza preliminare in programma il 19 settembre e andare a giudizio immediato.
L’istanza è stata presentata martedì 17 giugno dall’avvocato Maurizio Miculan. Nell’ indagine, con l’accusa di omicidio colposo, sono coinvolte altre tre persone, vigili del fuoco che quel 31 maggio prestarono servizio nella Centrale operativa.
«Abbiamo chiesto il giudizio immediato - ha spiegato Miculan - per due ordini di ragioni. La prima è di natura processuale: la complessità dell’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Udine rende necessaria, al fine di dimostrare l’innocenza dell’imputato, una parimenti complessa attività difensiva, fatta di prove testimoniali e peritali. La seconda ragione - ha aggiunto - è di natura metagiuridica. Carnelutti, “padre” di noi penalisti, già negli anni 40, ci ammoniva: “Il processo penale è di per sé pena, facciamo almeno che sia rapido”. Mai come in questo caso, il processo è pena per tutte le parti coinvolte. Lo è per le famiglie dei tre poveri ragazzi che hanno perso la vita in modo tragico. Lo è per chi, come l’addetto Sores da me assistito, si trova a dover fare i conti con la gravità delle accuse mosse nei suoi confronti e con la pesante esposizione mediatica a cui è sottoposto, pur avendo rispettato le leggi e i protocolli che disciplinano la sua funzione».
Ora sarà il gip del tribunale di Udine a dover fissare la data per la prima udienza davanti al giudice monocratico.
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