La storia di Cesira, che ha vissuto oltre 20 anni in aeroporto aspettando il volo per rivedere i suoi figli

Cesira Ton, originaria di Loreggia, in provincia di Padova, è morta pochi giorni fa, aveva 86 anni. Fino al 2022 ha vissuto alla Malpensa nella speranza di poter prendere un volo per le Mauritius, ma il visto non è mai arrivato

Cesira Ton, originaria di Loreggia, vive all'aeroporto di Malpensa
Cesira Ton, originaria di Loreggia, vive all'aeroporto di Malpensa

Ha vissuto vent’anni in un aeroporto nella speranza di riabbracciare i figli, come Tom Hanks nel film “The Terminal”. Ma la storia di Cesira Ton, detta Emilietta, non ha un lieto fine.

La «signora dell’aeroporto», originaria di Loreggia, dove vive la sua famiglia, è morta qualche giorno fa a 86 anni in una Rsa nel Novarese e ieri sono stati celebrati i funerali a Ferno, in provincia di Varese, non lontano dall’aeroporto.

QUEL VOLO MAI ARRIVATO

Solo nel 2022 aveva accettato di trasferirsi in una casa di riposo. Ma da prima del 2000 la sua casa era diventata il terminal recentemente dedicato a Silvio Berlusconi.

Era rimasta in aeroporto aspettando un visto per le Mauritius che non è mai arrivato. Perché nel Paese africano c’erano i suoi due figli – oltre all’ex marito – e lei voleva rivederli a qualsiasi costo.

Ma dalle Mauritius risultava espulsa e non c’era modo di ottenere un visto per ritornarci.

In quel terminal, in mezzo ai trolley delle migliaia di turisti che partono e arrivano, lei si era quindi fermata.

Emilietta girava con un carrello pieno di coperte e dormiva per terra. In aeroporto si era fatta degli amici, che l’hanno voluta salutare al funerale:

«Tante volte mi ha raccontato pezzi della sua storia, una vita davvero difficile», ha raccontato uno di loro ai cronisti.

Cesira Ton si era trasferita in Lombardia nei primi anni ’60, insieme alla sorella Regina, che oggi ha 91 anni. Si erano stabilite entrambe in provincia di Varese e Cesira aveva sposato l’uomo da cui aveva avuto due figli.

I PARENTI A LOREGGIA

Ma Cesira aveva ancora dei parenti a Loreggia: i fratelli Carolina e Lino. «Farla ragionare è dura e noi la notte non ci dormiamo – aveva raccontato Carolina Ton al mattino nel 2018 – È orgogliosa e da lì non si muove se non ottiene quello che vuole.

Ma alle Mauritius non può tornare. Neanche noi fratelli sappiamo bene la storia. Ma se s’impunta così vuol dire che una parte di ragione ce l’ha».

Un legame che non si è mai interrotto: «La chiamo tutti i giorni per sapere come sta. Però risponde quando vuole lei. Le dico: almeno rispondi per farci sapere. Lei fa la sua risata, prende la vita così», raccontava la sorella.

IL RICORDO DELLA SINDACA

A ricordare Emilietta è anche la sindaca di Ferno Sarah Foti con un post sui social: « La storia della sua vita era diventata anche soggetto di una fiaba, “La Principessa Fuochira e il Cavaliere Costantino”, scritta da Simona Foresta, una delle educatrici della Rsa dove ha trascorso gli ultimi anni.

Alla festa per la premiazione della favola la signora Ton aveva voluto partecipare e raccontare di sé in un momento di grande gioia e condivisione. Ora riposa nel cimitero del nostro paese, per sempre vicina al suo aeroporto».

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto