
Il nuovo Papa è Robert Francis Prevost, sarà Leone XIV: «La pace sia con voi, costruiamo ponti» | Segui la diretta
«La pace sia con tutti voi» le sue prime parole del cardinale statunitense davanti a 150 mila persone. «Costruiamo ponti con il dialogo. Grazie a Papa Francesco»
Il cardinale americano Robert Francis Prevost è il nuovo Papa. 69 anni, ha scelto il nome di Leone XIV. «La pace sia con voi, aiutateci a costruire ponti», le prime parole del nuovo Pontefice affacciatosi dal balcone di San Pietro per presentarsi ai circa 150 mila fedeli in festa.

Dopo i ringraziamenti al suo predecessore Francesco, la prima preghiera di Papa Prevost è «per la pace del mondo». Ha ricordato che oggi è la giornata dedicata alla Madonna di Pompei e ha recitato una Ave Maria con i fedeli in Piazza San Pietro.
Poi l’auspicio di «una chiesa sinodale, che cerca la pace, la carità, che cerca di essere sempre vicino a coloro che soffrono»
Il neo Papa, Leone XIV, al termine del suo discorso dalla loggia del palazzo Apostolico, ha impartito la benedizione ai fedeli in piazza.
La parola "pace", pronunciata dieci volte, è tra quelle che ricorre di più nel saluto di insediamento di papa Leone XIV affacciato dalla loggia delle benedizioni a piazza San Pietro: un termine che lascia intendere quale sarà uno degli impegni cruciali di cui si farà carico il nuovo pontificato di Prevost. Un discorso che, prima volta in assoluto nella storia dell'elezione di un papa, è stato scritto e non pronunciato a braccio come fatto da tutti i suoi predecessori.
La giornata
I cardinali elettori si sono ritrovati alle 8 nel Palazzo Apostolico per celebrare messa e lodi nella Cappella Paolina. A seguire si sono ritirati alle 9.15 in Sistina per recitare l'Ora media e procedere poi alle prime due votazioni.
Nera anche la seconda fumata dal camino della Cappella Sistina nel secondo giorno di votazioni in conclave perÈ designare il 267esimo Pontefice della Chiesa Cattolica, successore di Francesco.
Poco prima di mezzogiorno, cogliendo di sorpresa i 15 mila fedeli in attesa e preghiera in piazza San Pietro, dal camino è uscito fumo nero, segno che né dal secondo, né dal terzo scrutinio è emerso il nome del nuovo Papa, con la convergenza di almeno 89 elettori su 133.I cardinali sono tornati in Cappella Sistina alle 16.30 per due ulteriori scrutini.
La diretta dal Vaticano
L’inizio del conclave
Il conclave era iniziato alle 16.30 di mercoledì 7 maggio. Alle 21, dopo una lunghissima (e inspiegabile) attesa, era arrivata la prima fumata, nera come da previsione.
La prima giornata del conclave, quella più ricca di simbolismi dopo il momento dell’elezione, si era aperta alle 10 con la Messa Pro eligendo pontifice, terminata alle 11.23. Alle 16.30, dopo la preghiera nella Cappella Paolina, i 133 cardinali erano entrati in Cappella Sistina e avevano cantato l’inno Veni creator spiritus per invocare la discesa dello Spirito santo. Poi avevano giurato sul Vangelo.
Il Maestro delle celebrazioni liturgiche, monsignor Diego Ravelli, aveva pronunciato l’Extra Omnes, “fuori tutti” e tutte le persone non partecipanti al Conclave erano state allontanate. Poi il via alle votazioni.
Evento Live
Domani la messa con i cardinael, domenica il Regina Coeli dalla Loggia: il programma
Mattarella: "Dall'Italia l'impegno per rapporti più solidi con la Santa Sede"
Meloni scrive a Papa Leone XIV: "Il mondo ha disperato bisogno di pace"
Il Patriarca di Venezia Moraglia: "Che il suo papato porti pace"
Terminato il discorso, Papa Prevost ha benedetto la folla
Il nuovo Papa è Robert Francis Prevost: sarà Leone XIV
Centomila persone in piazza San Pietro per conoscere il nome
Il nuovo Papa saluta i cardinali, stasera cenerà con loro
Eletto al quarto scrutinio il 267° Papa della storia
Fumata bianca, eletto il Papa
I cardinali tornano in Sistina per le votazioni pomeridiane
Chi è Pietro Parolin, il cardinale veneto che potrebbe diventare Papa
Fumata nera nel secondo e terzo scrutinio
A San Pietro i fedeli in attesa
Cosa succede oggi, quando le fumate
Il baby e i veterani: chi sono i cardinali papabili
Domani la messa con i cardinael, domenica il Regina Coeli dalla Loggia: il programma
Venerdì 9 maggio il nuovo Papa celebrerà la messa nella Cappella Sistina con i cardinali alle 11. Domenica 11 reciterà il Regina Coeli alle 12 dalla Loggia centrale. Lunedi 12 maggio alle ore 10, come ormai da tradizione, Papa Prevost incontrerà gli operatori dei media per una udienza nell'Aula Paolo VI alle ore 10. Lo ha riferito il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni.
Mattarella: "Dall'Italia l'impegno per rapporti più solidi con la Santa Sede"
"Nel partecipare al “gaudium magnum” annunziato alla cristianità e al mondo dal cardinale protodiacono, desidero far giungere, anche a nome del popolo italiano, fervidi auguri per un lungo e fecondo pontificato, oltre che per il benessere spirituale e personale di Vostra Santità". Si legge nel messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella a Papa Leone XIV. desidero assicurarLe l’impegno della Repubblica Italiana a perseguire sempre più solidi rapporti con la Santa Sede per continuare a promuovere una visione del mondo e della convivenza tra i popoli fondata sulla pace, sulla garanzia dei diritti inviolabili e della dignità e la libertà per tutte le persone. Vostra Santità è chiamata ad un compito imprescindibile e oggi ancor più necessario. Le giungano i più fervidi e sinceri voti augurali miei personali e dell’intera Nazione italiana affinché attraverso la Sua alta missione possano prevalere sempre dialogo, giustizia e pace".
Meloni scrive a Papa Leone XIV: "Il mondo ha disperato bisogno di pace"
"Santo Padre, Le porgo le felicitazioni mie personali e del Governo italiano per la Sua elezione al Soglio di Pietro". Inizia così una lettera che la premier Giorgia Meloni ha inviato a Sua Santità Papa Leone XIV, firmandola "con affetto filiale". Nella lettera Meloni afferma che "il mondo ha disperato bisogno" di pace, che "Lei, dalla Loggia della Benedizioni, ha invocato più volte, richiamando l'incessante e instancabile azione portata avanti dal compianto Papa Francesco".
Il Patriarca di Venezia Moraglia: "Che il suo papato porti pace"
Il Presidente della Conferenza Episcopale Triveneto Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia, e gli Arcivescovi e Vescovi della Regione ecclesiastica salutano con gioia l’elezione del Card. Robert Francis Prevost a Vescovo di Roma. Uniti nel vincolo della comunione assicurano, insieme alle Chiese affidate alla loro cura pastorale, il sostegno della preghiera per Papa Leone XIV attraverso la potente e materna intercessione della Vergine Maria affinché, sostenuto dallo Spirito Santo, il suo ministero petrino sia ricco di abbondanti frutti per la pace e il bene della Chiesa e del mondo.
Prevost è il primo Papa agostiniano della storia
Robert Francis Prevost è il primo Papa agostiniano della storia.
Terminato il discorso, Papa Prevost ha benedetto la folla
Il neo Papa, Leone XIV, ha terminato il suo discorso dalla loggia del palazzo Apostolico ed ha impartito la benedizione ai fedeli in piazza.
La prima preghiera di Papa Leone XIV è per la pace nel mondo
La prima preghiera di Papa Prevost è "per la pace del mondo". Ha ricordato che oggi è la Madonna di Pompei e ha recitato una Ave Maria con i fedeli in Piazza San Pietro.
Le prime parole: "La pace sia con voi, costruiamo ponti"
"Grazie a Papa Francesco, la pace sia con tutti voi". Le prime parole del nuovo Papa, Leone XIV, affacciato alla Loggia delle benedizioni della basilica di San Pietro.
Il nuovo Papa è Robert Francis Prevost: sarà Leone XIV
Sarà l'arciverscovo americano di Chicago Roberb Francis Prevost ha succedere a Jorge Mario Bergogio come Vescovo di Roma. Ha scelto il nome di Leone XIV.
Centomila persone in piazza San Pietro per conoscere il nome
Centomila persone al momento sono in piazza San Pietro per vedere affacciarsi il nuovo Papa. E' la stima delle forze dell'ordine presenti sul posto. Dalla fumata bianca il flusso è in costante aumento.
Il nuovo Papa saluta i cardinali, stasera cenerà con loro
Il nuovo Papa sta salutando uno ad uno, con un abbraccio veloce tutti i cardinali che lo hanno appena eletto. Stasera saranno a cena insieme. E' quanto filtra dal Vaticano.
Piazza San Pietro si sta riempiendo di fedeli per l'Habemus Papam
Non appena la fumata si è conclusa le transenne che delimitavano la piazza in diverse aree sono state aperte e poi richiuse per far confluire i fedeli il più vicino possibile alla loggia delle benedizioni prima del passaggio delle bande. Mentre i cellulari, la cui linea si è interrotta, immortalano ogni dettaglio di questi momenti, dal suono delle campane a festa alla banda della Gendarmeria, delle Guardie Svizzere e dei Carabinieri, nell'attesa di vedere il nuovo Papa. Gli elicotteri e il drone continuano a sorvolare la piazza e via della Conciliazione che si sta via via riempiendo di fedeli.
Dal 1900 sono cinque i Papi eletti al secondo giorno di Conclave
A ridosso del secondo conflitto mondiale si tenne il conclave più breve del secolo scorso: bastarono tre scrutini in due giorni ad Eugenio Pacelli per salire al soglio pontificio con il nome di Pio XII, il 2 marzo del 1939. Albino Luciani raggiunse il quorum in due giorni e quattro scrutini diventando papa il 26 agosto del 1978 con il nome di Giovanni Paolo I. Anche Joseph Ratzinger, primo Papa del terzo millennio con il nome di Benedetto XVI, fu eletto in due giorni e quattro scrutini, il 19 aprile del 2005. A Jeorge Mario Bergoglio sono stati sufficienti cinque scrutini e due giorni il 13 marzo 2013.
Eletto al quarto scrutinio il 267° Papa della storia
Il Papa è stato eletto più velocemente di quanto accadde nel 2013 a Jorge Mario Bergoglio che era stato eletto al quinto scrutinio, sempre nella seconda giornata del conclave.
Fumata bianca, eletto il Papa
Intorno alle 18.08 dal comignolo di San Pietro la fumata bianca: tripudio dei fedeli presenti in piazza, il Conclave ha eletto il nuovo Pontefice. Ora l'attesa per scoprire il nome
Niente connessione a San Pietro, le tv usano Starlink
Telecamera, microfono e kit di Starlink: sono diverse le troupe televisive che per raccontare il conclave in collegamento da piazza San Pietro si affidano alla connessione internet della società di Elon Musk, anche per evitare i problemi legati al blocco delle coperture telefoniche disposto per garantire l'isolamento dei cardinali nella cappella Sistina. "A San Pietro i giornalisti si collegano a Starlink per le dirette", ha scritto su X Andrea Stroppa, pubblicando alcune foto delle postazioni per le emittenti allestite all'interno della piazza, ciascuna dotata di un cavalletto con l'antenna, una tavoletta quadrata bianca, per la connessione internet satellitare ad alta velocità.
Occhi puntati sul comignolo, in questi minuti l'eventuale fumata
In piazza San Pietro migliaia di fedeli con il naso all'insù. In caso di elezione durante il primo dei due scrutini pomeridiani, potrebbe arrivare in questi minuti la fumata bianca. In caso di mancata elezione non arriverà alcun segnale prima delle 19.
Agenda già fitta per il prossimo Papa
Mentre i cardinali sono riuniti in Sistina, c'è tutto un calendario di impegni che attende il nuovo Papa. Tra le primissime incombenze del prossimo Pontefice c'è la scelta dei suoi più diretti collaboratori e delle guide dei Dicasteri di Curia. Un'altra decisione da prendere a strettissimo giro sarà se confermare il viaggio che Bergoglio avrebbe dovuto fare in Turchia prima della fine del mese per l'anniversario del Concilio di Nicea.
Tra gli altri appuntamenti da fissare, quelli riguardanti le canonizzazioni che sono state sospese, prima fra tutte quella di Carlo Acutis, il santo millennial "patrono del web", che doveva avvenire il 27 aprile in occasione del Giubileo degli adolescenti.Sarà proprio il capitolo Giubileo a cambiare passo con la nomina del nuovo Papa. I primi impegni sono il 16-18 maggio il Giubileo delle Confraternite; il 30 maggio-1 giugno il Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani; il 7-8 giugno il Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e delle nuove Comunità; il 14-15 giugno il Giubileo dello Sport.
L'altro grande cantiere avviato da papa Francesco è la triennale "fase di attuazione" del Sinodo sulla sinodalità.I cardinali tornano in Sistina per le votazioni pomeridiane
I 133 cardinali, secondo il programma del conclave, sono tornati in Cappella Sistina per il quarto ed eventuale quinto scrutinio. L'eventuale fumata bianca nel quarto scrutinio è attesa non prima delle 17.30, a seguire la fumata delle 19.
Cosa mangiano i cardinali in conclave?
Pasti frugali, poco vino e il dolce solo la domenica. Vietati gli asparagi e gli alimenti che possano nascondere "messaggi segreti" diretti ai cardinali. Il menù del conclave rispecchia una dieta piuttosto rigida pensata per venire incontro alle esigenze dei porporati, la cui età media è tradizionalmente molto alta, in questo caso 72 anni. Ma ci sono anche delle norme adottate per la sicurezza stessa dello svolgimento delle operazioni di voto, come quella che vieta di servire alimenti che un tempo potevano nascondere "pizzini", come i ravioli o il pollo intero, ma anche gli asparagi.
I pasti vengono serviti a Casa Santa Marta. A gestire la Domus sono le suore Figlie della Carità di San Vincenzo De' Paoli. I menù preparati dalle sorelle ricalcano grossomodo quelli che normalmente vengono proposti a Santa Marta quando funziona come un normale albergo.
La mensa, dunque, offre pasti non troppo elaborati: riso, pasta condita con sughi semplici, carni bianche, pesce al forno, verdure grigliate, insalata e frutta di stagione.
La mattina è prevista una colazione leggera composta da tè o caffè, pane e marmellata, poi un pranzo completo (primo, secondo, contorno e frutta), infine una cena più semplice al termine dei Vespri con cui si chiude la giornata di scrutini in Sistina. A tavola ci sono acqua e vino ma niente superalcolici e preparazioni elaborate. L'unica eccezione è quella del dolce che viene servito però solo la domenica. Si tratta però di torte da forno, crostate o altre preparazioni semplici come i budini.
Il menù come viene proposto oggi viene fatto risalire al 1300, quando Clemente VI diede regole molto precise, evitando sprechi e pasti luculliani.
I retroscena / Il voto dei cardinali, la stufa in ghisa e la stanza delle lacrime
Il complesso rituale, i simboli, le curiosità: tutto quello che succede nei minuti tra l'elezione e il momento in cui il Santo Padre appena eletto si affaccia dalla terrazza in piazza San Pietro.
La madre del papabile cardinale Pizzaballa: "Infinite le vie del Signore"
"Le vie del Signore sono infinite". Si limita a questo commento Maria Maddalena Tadini, la mamma del cardinale Pierbattista Pizzaballa, mentre guarda alla tv il camino della Cappella Sistina in attesa della fumata bianca dal salotto della sua casa di Castel Liteggio, piccolo centro della Bassa bergamasca e frazione di Cologno al Serio dove è nato Pizzaballa, ora in Conclave per l'elezione del nuovo Papa e tra i candidati alla successione di Francesco.
Nella casa il viavai di giornalisti e fotografi è continuo fin da mercoledì sera, quando mamma Maria, che a giugno compirà novant'anni, ha assistito alla prima fumata nera. "In Terra Santa ha sempre fatto il suo dovere e anche se dovesse tornare lì noi saremmo comunque orgogliosi di quello che ha fatto e di quello che sta facendo". Il cardinale Pizzaballa, sessant'anni, è sempre stato legato al suo borgo d'origine, sia per il fatto che ci vivono ancora la mamma, il fratello maggiore Fiorenzo e i nipoti, ma anche perché spesso ama tornarci e girare in bicicletta nei campi della Bassa.
Chi è Pietro Parolin, il cardinale veneto che potrebbe diventare Papa
Il ritratto del cardinale vicentino Pietro Parolin, in pole position per l'elezione alla successione di Francesco. Considerato un tradizionalista, è contrario a matrimoni gay ed eutanasia, ma non esclude una ridefinizione del celibato ecclesiastico.
Il programma del pomeriggio in conclave
Conclusa la mattinata di votazioni in conclave, per i cardinali è previsto il pranzo a Casa Santa Marta. A seguire un momento di riposo, utile anche per proseguire le trattative sul nome del nuovo Pontefice. Alle 15.45 la nuova partenza verso il Palazzo apostolico, quindi alle 16.30 il ritiro nella Cappella Sistina con altre due votazioni e al termine la celebrazione dei Vespri.
Servono 89 voti per la scelta del successore di Papa Francesco. La fumata è attesa dopo le 19, a meno che la maggioranza non venga raggiunta al quarto scrutinio verso le 17.30-18.
Fumata nera nel secondo e terzo scrutinio
E' nera la fumata a chiusura degli scrutini della mattina, il secondo e il terzo: qualche minuto prima di mezzogiorno, cogliendo di sorpresa i 15 mila fedeli in piazza, il camino della Cappella Sistina ha fatto uscire il fumo nera. Ora la pausa pranzo, poi gli scrutini del pomeriggio.
Conclave, la reazione dei fedeli alla seconda fumata neraIl cardinale decano Re: "Auspico fumata bianca per stasera"
"Auspico che questa sera tornando a Roma trovi già la fumata bianca. Sono particolarmente lieto di essere qui all'inizio del Conclave perché lo Spirito Santo abbia a soffiare forte e sia così eletto il Papa di cui ha bisogno la Chiesa di oggi e il mondo di oggi".
Lo dice il cardinale decano Giovanni Battista Re a Pompei, sottolineando che il nuovo Papa "prima di tutto dovrà cercare di rafforzare la fede in Dio in questo nostro mondo caratterizzato dal progresso tecnologico ma sotto l'aspetto spirituale abbiamo notato un po' un dimenticare Dio. Quindi c'è un bisogno di un risveglio".
Già 12 mila fedeli in piazza San Pietro
Le stime dicono che in piazza San Pietro si sono radunate già 12 mila persone in attesa dell'esito del conclave. La prossima fumata, salvo colpi di scena, è prevista dopo mezzogiorno.
L'attesa per una eventuale fumata bianca
Qualora il Papa fosse eletto al secondo scrutinio, la fumata bianca è annunciata tra le 10.30 e le 11. E perciò in questi minuti in piazza San Pietro l'attesa comincia a farsi palpabile. Se invece anche dal secondo scrutinio non uscisse il nome del successore di Francesco, la fumata successiva, comprensiva dell'esito del terzo scrutinio, è prevista dopo mezzogiorno.
Il nostro reportage da Schiavon, dove si tifa per "don Piero" (Parolin)
A Schiavon in provincia di Vicenza, dove è nato il cardinale Pietro Parolin, si segue con emozione e speranza il conclave: maxischermi nei bar, tv accese nelle case, e una comunità intera che sogna di vedere “don Piero” affacciarsi come Pontefice. Il nostro reportage nella serata della prima fumata (nera).
A San Pietro i fedeli in attesa
C'è già molta gente in Piazza San Pietro con gli occhi e gli smartphone puntati verso il camino dal quale potrebbe uscire il fumo bianco attorno alle 10.30 qualora l'elezione del nuovo Pontefice avvenisse al secondo scrutinio.
Il precedente
Il 12 marzo del 2013, anno in cui fu eletto Papa Francesco, l'Extra Omnes fu pronunciato alle 17.33 nella prima riunione del conclave e la prima fumata nera ci fu alle 19.41, due ore e 8 minuti dopo. Oggi (nel conclave ci sono 18 cardinali elettori in più) l'Extra Omnes è stato dato alle 17.43 e, a due ore e 40 minuti circa di distanza, non c'è ancora stata alcuna fumata.
Cosa succede oggi, quando le fumate
Le votazioni per scegliere il nuovo Papa riprendono oggi. I cardinali elettori si sono ritrovati alle 8 nel Palazzo Apostolico per celebrare messa e lodi nella Cappella Paolina. A seguire si ritireranno alle 9.15 in Sistina per recitare l'Ora media e procedere poi alle prime due votazioni.
Due sono le fumate previste: una a fine mattinata, una la sera, ovvero al termine di entrambe le votazioni del mattino e del pomeriggio. A meno che il nuovo Papa non venga eletto alla prima delle due votazioni previste di mattina e di pomeriggio: in quel caso la fumata sarà anticipata attorno alle 10.30 se si raggiungerà l'intesa in mattinata o intorno alle 17.30 se sarà necessaria anche la prima votazione nel pomeriggio.
Il testo del giuramento: “Prometto e giuro”
"Prometto e giuro di osservare il segreto assoluto con chiunque non faccia parte del collegio dei cardinali elettori, e ciò in perpetuo, a meno che non ne riceva speciale facoltà data espressamente dal nuovo pontefice eletto o dai suoi successori, circa tutto ciò che attiene direttamente o indirettamente alle votazioni e agli scrutini per l'elezione del sommo pontefice". Questo il testo del giuramento che stanno prestando nella cappella sistina i 133 cardinali elettori pronti a partecipare al conclave.
Gli ultimi post dei cardinali
Anche i porporati fanno fatica a staccarsi dai loro telefonini prima di entrare in Cappella Sistina dove saranno costretti al silenzio. Spicca su tutti l'arcivescovo di Santiago del Cile, Fernando Chomali, che posta su Instagram un video dove lava in un lavandino la camicia bianca per entare in conclave e poi ha fatto un post nel quale dice: "Oggi entro nel conclave senza cellulare. Solo davanti a Dio si può votare chi sarà il Papa. Una responsabilità che mi travolge"
Conclave, gli ultimi post dei cardinali prima della clausuraLa mappa mondiale del Conclave
Nel dettaglio, sono rappresentate 17 nazioni dell'Africa, 15 dell'America, 17 dell'Asia, 18 dell'Europa e 4 dell'Oceania. Da Haiti, il cardinale Chibly Langlois, da Capo Verde Arlindo Furtado Gomes, dalla Repubblica Centrafricana Dieudonné Nzapalainga, dalla Papua Nuova Guinea John Ribat, dalla Malesia Sebastian Francis, dalla Svezia Anders Arborelius, dal Lussemburgo Jean-Claude Hollerich, da Timor Est Virgilio do Carmo da Silva, da Singapore William Seng Chye Goh, dal Paraguay Adalberto Martínez Flores, dal Sudan del Sud Stephen Ameyu Martin Mulla e dalla Serbia Ladislav Nemet. Nella Cappella Sistina si ritroveranno 53 cardinali europei, 37 americani (16 America del Nord, 4 America Centrale, 17 America del Sud), 23 asiatici, 18 africani e 4 australiani.
Il baby e i veterani: chi sono i cardinali papabili
Il 'baby' elettore è l'australiano Mikola Bychok, 45 anni, il più anziano lo spagnolo Carlos Osoro Sierra, 79 anni. Il cardinale Pietro Parolin (di gennaio 1955), Matteo Zuppi (ottobre 1955). C'è una nutrita schiera di 78enni (compiuti o da fare). Il cardinale Baldo Reina è del 1970. Il cardinale Leo Frank del '71, Rolandas Makrickas del '72. Tra i veterani della Sistina, i 5 cardinali creati da Giovanni Paolo II: il francese Philippe Barbarin, il croato Josip Bozanic, dalla Bosnia ed Erzegovina Vinco Pulic e dal Ghana Peter Turkson. Ventidue i cardinali elettori che hanno ricevuto la berretta cardinalizia da Benedetto XVI; 108 (circa l'80 per cento del totale) quelli creati da papa Francesco.
In Sistina ci saranno anche 33 cardinali da famiglie religiose: la maggioranza è rappresentata dai salesiani, 5 (Charles Maung Bo, Virgilio Do Carmo da Silva, Ángel Fernández Artime, Cristóbal López Romero, Daniel Sturla Berhouet); 4 i consacrati dell'Ordine dei frati minori (Luis Cabrera Herrera, Pierbattista Pizzaballa, Jaime Spengler e Leonardo Steiner) e i gesuiti (Stephen Chow Sau-yan, Micheal Czerny, Jean-Claude Höllerich e Ángel Rossi); i francescani conventuali sono 3 (François-Xavier Bustillo, Mauro Gambetti e Dominique Mathieu).
Nel conclave anche 2 redentoristi (Mykola Bychok e Joseph Tobin) e 2 verbiti (Tarcisio Kikuchu e Ladislav Nemet); poi l'agostiniano Robert Prevost, il cappuccino Fridolin Ambongo Besungu, il carmelitano scalzo Anders Arborelius, il cistercense Orani Joao Tempesta, il clarettiano Vicente Bokalic Iglic, Gerald Lacroix dell'Istituto secolare Pio X, il lazzarista Berhaneyesus Demerew Souraphiel, il missionario della consolata Giorgio Marengo, il missionario del Sacro Cuore di Gesù John Ribat, lo scalabriniano Fabio Baggio e lo spiritano Dieudonné Nzapalainga.
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