Assalto al treno dei tifosi del Venezia: altri due Daspo per gli ultrà dell’Udinese
Entrambi sono stati denunciati. A uno cinque anni con obbligo di firma, per l’altro tre anni: sale così a 10 il numero dei supporters destinatari del Divieto di accedere alle manifestazioni sportive dopo gli scontri tra sostenitori friulani, del Salisburgo e veneti avvenuti sabato 1 febbraio

Sale il numero di ultrà colpiti da Daspo (Divieto di accedere alle manifestazioni sportive) dopo gli scontri tra tifosi di Udinese, Salisburgo e Venezia avvenuti sabato 1 febbraio.
Le indagini portate avanti dalla Digos della questura di udine hanno permesso di individuare altri due protagonisti dell’assalto al treno. Si tratta di due ultrà friulani che sono stati identificati, denunciati e sottoposti a Daspo, uno della durata di cinque anni con l’obbligo di firma, l’altro di tre anni.
La Digos ha potuto verificare la presenza dei due soggetti alla stazione di Basiliano, imputandogli ruoli diversi nel corso dell’assalto al treno degli ultrà del Venezia di ritorno nella città lagunare dopo la partita contro l’Udinese allo stadio Friuli. Uno dei due nuovi Daspo è già stato convalidato dal Gip del tribunale di Udine, Carlotta Silva.
Nel complesso il numero di divieti di accedere alle manifestazioni sportive è salito così a dieci, dopo gli otto già emessi dalla questura di Udine all’indomani degli scontri.
In quest’ultimo caso le persone coinvolte erano state fermate direttamente a Basiliano e arrestate. In seguito al processo per direttissima sette di loro (sei ultrà del Salisburgo, gemellati con i tifosi dell’Udinese, e parte attiva durante l’assalto, e un italo-albanese), dopo aver patteggiato una pena compresa tra un anno e otto mesi e due anni (con), erano stati subito rimessi in libertà. L’ultimo, un ventenne, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, affronterà il processo lunedì 17 febbraio.
Le indagini sula vicenda, però, non sono ancora terminate. Si attendono decine di provvedimenti da parte della questura friulana nei confronti di chi ha partecipato all’agguato alla stazione ferroviaria di Basiliano.
Un fatto verificatosi nel tardo pomeriggio di sabato 1 febbraio con una cinquantina di tifosi di Udinese e Salisburgo che ha letteralmente assaltato, dopo essere riusciti a farlo fermare.
I testimoni che hanno assistito all’agguato hanno fatto riferimento a scene da guerriglia, con i tifosi che si sono affrontati a colpi di bastoni e cinghiate, utilizzando anche pietre ed estintori per le aggressioni. Uno scontro che, come ha spiegato il questore Domenico Farinacci, era stato cercato con «con pervicacia e cieca ostinazione».
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