Tutti a Santa Cecilia, musica per bimbi, studenti, famiglie

( di Luciano Fioramonti) (ANSA) - ROMA, 26 SET - Un lungo viaggio sonoro di spettacoli, laboratori e altre iniziative per aprire le al pubblico di ogni età - bambini, studenti, insegnanti - e tanti eventi di domenica per coinvolgere le famiglie. Torna per la stagione 2025-2026 "Tutti a Santa Cecilia", il programma didattico-divulgativo del Settore Education della Fondazione che l'anno scorso ha richiamato 30 mila persone. L'obiettivo è coinvolgere, incuriosire ed emozionare in un ambiente stimolante e formativo pensato dall'infanzia alla scuola secondaria. ''L'Accademia di Santa Cecilia nel suo piccolo fa tutto ciò che una fondazione lirica che si occupa anche di studi può fare, è quindi doppiamente importante che partecipi all'educazione musicale del proprio paese - ha detto il sovrintendente Massimo Biscardi -. A Roma e del Lazio il nostro contributo è importantissimo perché ci sono mille bambini e studenti che ogni anno frequentano i nostri corsi sempre più importanti a seconda delle età e che completano un percorso che poi li porterà allo studio in Conservatorio''. Il programma, avviato nel 1997, riserva grande attenzione alle famiglie: i concerti rivolti ai più piccoli e ai loro genitori sono stati appositamente inseriti la domenica. La formazione, a partire dai bambini di 4 anni, distinguerà il percorso avviando al percorso corale (fino al coro di voci bianche e al coro degli adulti) e strumentale. Si parte il 10 ottobre con il laboratorio "Al ritmo delle Valchirie" per la fascia di dai 5 ai 10 anni, che combina musica, movimento e arte ispirata alla storia e alle musiche di Wagner. La stagione proseguirà con altri appuntamenti: Baby Sound, da 0 ai 2 anni e per le donne in gravidanza, laboratori musicali e concerti immersivi il sabato, domenica e lunedi. Stessa proposta per la fascia di 3-5 anni dove saranno circondati dagli artisti e potranno partecipare alla performance. Laura de Mariassevich, responsabile del Settore Education, condurrà i laboratori per la scoperta degli strumenti di una orchestra sinfonica per le fasce dai 6 ai 10 anni e dagli 11 anni in su. Ogni appuntamento sarà dedicato a uno strumento diverso, dal pianoforte alle percussioni, e i partecipanti potranno conoscere dal vivo la storia, il timbro e il ritmo di questi strumenti. Ai cinque livelli della JuniOrchestra -dai 5 anni ai 18, dirette da Simone Genuini - partecipano da fine settembre a giugno in totale circa 400 giovani musicisti, con rate di iscrizione di 350 euro a trimestre. Si è visto che Il 40 per cento dei ragazzi in genere sceglie di continuare al Conservatorio o al Liceo Musicale ed è un fatto che quattro-cinque ex allievi facciano parte oggi della grande orchestra sinfonica. ''L' orchestra è un simbolo di società: bisogna mostrare capacità, equilibrio, ascolto degli altri, non prevaricare'' ha spiegato la coordinatrice facendo notare che le ore di musica tengono lontani dai dispositivi elettronici con effetti positivi sul rendimento scolastico e sulla socializzazione. Torneranno gli spettacoli musicali più amati dal pubblico, come Pierino, il Lupo... e la Magia delle Feste con Stefano Fresi, nella veste di voce recitante, che si unirà alla JuniOrchestra dell'Accademia; In Ciak, si suona! cinema e musica si intrecciano, con proiezione di fotogrammi dei film più amati. Negli incontri Grandi interpreti si ascolteranno dal vivo i protagonisti della musica di oggi, da Giiovanni Sollima a Michele Campanella accompagnati dalla JuniOrchestra in concerti rivolti ad un pubblico dai 10 anni in su. Per le scuole medie a indirizzo musicale, è prevista una masterclass con Andrea Oliva, primo flauto dell'Orchestra di Santa Cecilia all'interno del programma Insieme per suonare, una lezioni-concerto svolta con la partecipazione di un ensemble della JuniOrchestra. Il senso di ''Tutti a Santa Cecilia!'', dunque, è un approccio moderno e trasversale alla bellezza di suoni e melodie, ben riassunto da una scenetta simpatica ma molto indicativa raccontata del presidente Biscardi: all'uscita di uno dei corsi Education un suo amico ultraottantenne ha chiesto a un allievo di cinque-sei anni: ''Ma tu così piccolo già suoni il violino?'' e il bambino, senza esitare, ha ribattuto: ''Signore, i tempi sono cambiati''. (ANSA).
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