A processo la veggente di Trevignano, 'potrà fare chiarezza'

A giudizio Gisella Cardia e suo marito per i falsi miracoli

(ANSA) - ROMA, 11 NOV - Processo in arrivo per la veggente di Trevignano Romano. Gisella Cardia, per i falsi miracoli legati al culto della madonna nella località nei pressi del lago di Bracciano, vicino Roma. Insieme a lei è stato rinviato a giudizio anche suo marito Gianni Cardia. L'accusa per entrambi è concorso in truffa. Avrebbero messo in scena "apparizioni e trasudazioni della Beata Vergine" e prefigurato "futuri cataclismi e sciagure, come terremoti" per indurre i fedeli a donare soldi per il culto della Madonna di Trevignano. In tutto la somma di 365mila euro "che non risulta destinata alle opere benefiche previste nello statuto". La data dell'inizio del dibattimento c'è già: il 7 aprile 2026 al Tribunale di Civitavecchia. "La signora Gisella Cardia accoglie con serenità la notizia del rinvio a giudizio, consapevole che si tratta di un passaggio necessario per poter finalmente chiarire, nelle sedi opportune, ogni aspetto della vicenda che la riguarda", afferma all'ANSA Solange Marchignoli, legale della 'veggente' di Trevignano Romano. "Per quanto possa sembrare paradossale, la signora si dichiara anzi sollevata, poiché ritiene che questo momento rappresenti l'occasione per far emergere in modo trasparente la verità dei fatti e per mettere definitivamente fine a ogni forma di speculazione, fraintendimento e polemica che l'hanno, suo malgrado, coinvolta in questi mesi. Confida pienamente nel lavoro della magistratura e resta serena in segno della verità", afferma ancora Marchignoli. (ANSA).

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