Un filo di Arianna in 3 D per gli spettatori in fuga dal labirinto

Rimanere intrappolati o seguire il filo d’Arianna per uscire da un labirinto con tanto di Minotauro e sacerdoti del caso? Tutto sommato non è una scelta ovvia dato che stiamo parlando di “Open maze”, performance a base di realtà virtuale a cui hanno potuto partecipare, ieri a Gorizia al FilmForum festival, diversi spettatori incuriositi. Lo spettacolo ideato dalla Ailuros–Hive Division & inVRsion attraverso le prestazioni di un visore 3D sviluppa un particolare rapporto tra lo spettatore, il performer e lo spazio che lo circonda. Le persone vengono coinvolte una alla volta, in un labirinto molto contemporaneo dove i sensi vengono presi di mira con antiche suggestioni. Qualcosa che si potrà apprezzare anche oggi, sempre nella Mediateca provinciale, dalle 10 alle 14 (previa iscrizione nei luoghi del festival). Ieri per il festival è stata, più in generale, una giornata intensa con un buon afflusso di pubblico tra premiazioni, proiezioni e dotte analisi sul cinema. In mattinata si è tenuta la cerimonia di consegna del XV premio Limina che quest’anno ha insignito, nella sezione Miglior libro italiano di studi sul cinema, Cristina Jandelli per “L’attore in primo piano. Nascita della recitazione cinematografica” (Marsilio editore), nella sezione Miglior traduzione italiana Franco Picollo e Hiromi Yagi per “Yasujiro Ozu. Scritti sul cinema” (Donzelli Editore) e nella sezione Miglior libro internazionale di studi sul cinema Anton Kaes, Nicholas Baer e Michael Cowan per “The Promise of Cinema: German Film Theory, 1907–1933” (California University Press). Oggi nella sede della Fondazione Carigo (ore 13) saranno invece presentate le riviste legate al FilmForum (L'Avventura, Game e Cinema&Cie) e la collana di libri Plexus, edita da Meltemi.