Un documentario ricorda Federico Tavan, il poeta dei temporali

Martina Delpiccolo

Un temporale. Questo è la sua poesia. È dichiarato in versi da Federico Tavan stesso. Un temporale che attraversa le strade e «prende a pugni il nulla». La sua parola come tuono, le sue immagini come lampi.

E proprio una perturbazione atmosferica, e anche emozionale, ha segnato il suo esordio ai Colonos nel ‘94, come ricorda Federico Rossi: «Durante la presentazione della prima sua raccolta organica di poesie insieme a Aldo Colonnello c’è stato un temporale, è saltata la corrente elettrica.

L’impianto fonico ha iniziato ad emettere un’eco che amplificava la sua voce per sparire proprio sull’ultima sua parola. Nell’agriturismo si trovano le bustine di zucchero dedicate alla poesia friulana. Tra i versi riportati, anche uno suo: “E cuan ch’al mierle / al à perdût la vous / pa’ la val / ce freit” (e quando il merlo / ha perduto la voce / nella valle / che freddo)».

Manca già da 10 anni Tavan. Manca come amico a chi è stato travolto dalla sua umanità straripante. Manca a chi ha bisogno di una poesia autentica, nuda.

“Avostanis” dedica la serata di oggi al poeta dei temporali, con un incontro nel cortile di Villacaccia, alle 21, dal titolo “Eretic Federico”, riprendendo l’acuta e luminosa definizione che di lui diede Ida Vallerugo: «nostra preziosa eresia».

In omaggio verrà proiettato un video documentario (progetto Colonos) con la regia e lo sguardo di Paolo Comuzzi, che spiega l’approccio del lavoro: «Il video è costruito con materiali d’archivio su “Tavan ai Colonos”, a partire dalla prima apparizione del ‘94, che fu il suo ingresso ufficiale. Fino a quel momento le sue poesie avevano avuto una circolazione sotterranea.

Devo dire che ho sofferto il Tavan “sopra le righe” e il maledettismo che gli è stato costruito addosso. Credo nel valore delle sue poesie al di là delle sue performance. Parlando di se stesso riusciva a raggiungere chiunque, diventava universale. Questo era il miracolo che ancora si ripete».

A introdurre il video saranno Angelo Floramo e Federico Rossi. Scorreranno quindi immagini con la testimonianza viva di Federico Tavan, protagonista di diversi progetti di poesia ai Colonos, fino a una giornata vissuta ad Andreis in compagnia dell’amico Danilo De Marco.

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