Torna il Festival del coraggio: «Una bussola per ritrovare la direzione smarrita»

Una bussola, «perché si è smarrito un po’ il Nord» spiega Mauro Daltin, direttore artistico del Festival del Coraggio, in programma a Cervignano dal 5 al 9 ottobre.
Una bussola a indicare un periodo di spaesamento e la perdita di punti di riferimento, in cui si sono insinuate nuove paure e fragilità. Questa l’illustrazione-simbolo della quinta edizione del festival, realizzata da Federica Moro, in cui sono rappresentate anche le mani, perché è l’uomo che regge la bussola a cercare di ritrovare la direzione giusta.
È stato presentato , a Palazzo Florio a Udine, il programma della manifestazione targata Bottega Errante, con il coordinamento del Comune di Cervignano, che ha dato il sostegno insieme a Regione, Fondazione Friuli, Associazione culturale Teatro Pasolini, e il supporto di aziende e numerosi partner tra cui Aib, Legambiente Fvg e Fondazione pordenonelegge.
«Un’edizione ricca – ha commentato Simone Cipriani, presidente di Bottega Errante – soprattutto per i temi, gli appuntamenti e i personaggi che raccontano il coraggio dei gesti quotidiani o dell’operato con risvolto nazionale o internazionale, dalla piccola alla grande realtà».
In un videomessaggio, l’assessore regionale Tiziana Gibelli ha sottolineato che il festival racchiude il concetto degli “imprevisti”, eventi inaspettati non positivi come la pandemia e la guerra: «È importante allora ragionare su quella che era un’area di confine e che è diventata un’area di passaggio, sperando che tale resti».
Presente, fin dalla prima edizione del festival, Fondazione Friuli, il cui presidente, Giuseppe Morandini, ha ribadito gli elementi caratterizzanti della manifestazione: «Facilmente individuabile per titolo e tema, ha saputo crescere in modo ragionato senza proclami ma con il lavoro costante, l’apporto appassionato delle persone e delle istituzioni».
L’assessore alla Cultura di Cervignano, Cristian Zanfabro, si è detto «onorato di portare avanti il testimone per la qualità dei contenuti, arricchita da sei anteprime di avvicinamento al festival. Una grande vetrina che l’amministrazione intende continuare a sostenere».
A Mauro Daltin, direttore artistico del progetto, il compito di illustrare il programma. Due gli appuntamenti fuori città, a Pordenone con Caterina Bonvicini e Valerio Nicolosi, il 17 settembre, in occasione di pordenonelegge, e a Latisana il 5 ottobre su Pasolini “giornalista corsaro” con Alberto Sinigaglia.
A Cervignano, serata dedicata alla riflessione su Nova Gorica e Gorizia “Capitale Europea della Cultura 2025” (5 ottobre alle 20.30, Casa della Musica). Ritorna Roberto Anglisani con “Il Minotauro” per gli studenti (6 ottobre, ore 9.30 al Teatro Pasolini). Anche quest’anno si racconta il coraggio nell’alpinismo con Gioia Battista (6 ottobre, ore 18.30, Casa della Musica).
Un messaggio importante arriva dal teatro con “La rosa bianca” di Aida Talliente (6 ottobre alle 21 al Pasolini), che porta in scena un episodio di resistenza al nazismo attraverso i libri e la cultura.
La riflessione attorno alla parola “coraggio” quest’anno è affidata a Paolo Crepet, il 7 ottobre alle 21 sempre a teatro. Gian Mario Villalta dialogherà con Antonella Sbuelz tra le pagine del Premio Campiello Junior “Questa notte non torno” (8 ottobre alle 16.30, Casa della Musica).
La finestra sul mondo si apre, quest’anno, verso l’Ucraina e le sue minoranze etniche, con il reportage di Olesja Jaremčuk, sabato 8 ottobre alle 18 al Pasolini, dove alle 21 si alzerà “Canto per Europa”, titolo del libro di Paolo Rumiz che indugia su profuganza, emigrazione, clandestinità, conflitti.
E di conflitti rimossi parlerà Lorenzo Cremonesi, storico inviato del Corriere della Sera, domenica 9 ottobre a teatro alle 17.30. Gino Castaldo condurrà l’incontro finale video-musicale epocale “Beatles VS Rolling Stones” (9 ottobre alle 21 al Pasolini).
Info per il programma completo su www.festivaldelcoraggio.it.
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